Varese: “Sconti su Tasi e Imu per le case in comodato d’uso ai figli”

La misura è rivolta alle fasce deboli della popolazione

23 Novembre 2015
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Chi dà ai figli la casa in comodato d’uso gratuito deve essere agevolato. Questa la proposta del vicecapogruppo del Pd Luca Conte, che sarà discussa martedì sera in consiglio comunale. 

“Con una variazione di bilancio possiamo creare un nuovo capitolo di bilancio di 70.000 euro, denominato “Fondo di rimborso a sostegno Tasi da destinare a proprietari di immobili concessi in comodato d’uso gratuito”, finalizzato a prevedere un rimborso Tasi volto ad equiparare a prima casa gli immobili concessi in comodato ai figli” spiega Conte.

La misura, se approvata sarà destinata prioritariamente ai figli fino ai 35 anni d’età con particolare riguardo alle fasce deboli e basse ai sensi della normativa Isee.

Il provvedimento è reso possibile della legge 147 del 27 dicembre 2013, che indica come “I comuni possono considerare direttamente  adibita  ad  abitazione  principale l’unità immobiliare (…)  concessa  in  comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo  grado  che la utilizzano come abitazione principale, prevedendo che l’agevolazione operi o limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di euro 500 oppure nel solo caso in cui il comodatario appartenga a un nucleo familiare con Isee non superiore a 15.000 euro annui. In caso di più unità immobiliari, la predetta agevolazione può essere applicata ad una sola unità immobiliare”.

La mozione impegna quindi il Sindaco e la giunta “a predisporre in tempi utili una modifica del regolamento Imu vigente, recependo le novità normative e prevedendo pertanto l’assimilazione all’abitazione principale delle unità immobiliari concesse in comodato d’uso gratuito a parenti entro il primo grado in linea retta nei limiti di rendita catastale previsti”.

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