
Di certo non è stata all’insegna del relax la prima giornata a San Pietroburgo. Sveglia ore 9, colazione calla russa con uova, salsiccia e piselli e via alla volta dell’isola Vasil’evskij: San Pietroburgo è un arcipelago e su ogni isola c’è qualche attrazione turistica.
Ad inaugurare la giornata è la chiesa ortodossa di Sant’Alessandro, dove il barocco e il neo classico trovano la loro perfetta sintesi. Purtroppo, data la celebrazione di una funzione religiosa, non sembra il caso intrattenersi più di tanto, e si procede quindi verso la zona dell’Università, molto spenta dato il periodo estivo.
Lasciata l’isola Vasil’evskij, al di là della Neva si inizia il tour nella culla della città: dal XVIII secolo la città si è sviluppata attorno la fortezza dei Santi Pietro e Paolo, accanto all’omonima cattedrale dal taglio barocco che ospita la statue e le tombe dei Romanov.
Il tour procede nei musei attorno alla fortezza, il primo quello della storia militare che raccoglie cimeli bellici dalla Russia del medioevo ai super moderni AK 47 e, il secondo sulla storia politica che riassume gli eventi precedenti alla rivoluzione sino agli uomini “che hanno reso grande la Russia”, come definiti dalle didascalie del museo.
Musei interessanti, l’unica nota negativa che è stato difficile trovare indicazioni e didascalie all’interno scritte non in cirillico.
La giornata si conclude con un buon bicchiere di Vodka (più gustosa rispetto quella a cui siamo abituati) e una camminata sotto la pioggia per prepararsi al meglio ad affrontare la giornata di domani.
Luca Folegani