Un evento imperdibile il concerto del grande sassofonista ed ex giocatore di basket professionista. Ingresso libero.
Charlie Yelverton è nato a New York il 5 dicembre 1948, dopo aver frequentato la Rice High School e la prestigiosa Fordham University, fu scelto, per venticinquesimo, dai Portand Blazers nel 1971, firmando un contratto biennale. Ma la sua avventura nel basket professionistico statunitense durò solo una stagione. Nel riscaldamento prima della partita con i Phoenix Suns, in segno di protesta per il trattamento che i Blazers avevano riservato ad un suo compagno di squadra Willie Mc Carter, tagliato dal roster per un episodio di indisciplina ad una festa per le celebrazioni pasquali, si siede in mezzo al campo in posizione yoga ed al momento dell’inno nazionale invece di alzarsi e rivolgere lo sguardo alla bandiera statunitense, torna in panchina sfidando il buoncostume dell’NBA. Chiude la stagione con 545 punti realizzati in 69 gare. L’anno successivo, i Blazers gli fanno capire di non avere necessità delle sue prestazioni, e dopo una breve parentesi in Pennsylvania, nella Scranton Apollos, prepara armi e bagagli e giunge in Grecia, giocando per l’Olimpiakos ma restando talmente deluso da ripartire a stagione finita per gli Stati Uniti. Tornato a New York, si mantiene suonando il suo inseparabile sax ( Kareem Abdul –Jabbar gliene regalò uno nel 1971 del valore, all’epoca, di 2000 dollari) e guidando il taxi, sino a quando non arriva la chiamata da Sandro Gamba , per giocare come straniero di coppa al fianco di Bob Morse. Con Varese si aggiudica nella stagione 1974-75 la Coppa dei Campioni, vincendo tutte le partite. Nella finale lo squadrone varesino vinse 79 a 66 contro il Real Madrid. In quella partita Yelverton, debilitato dall’influenza non fece un partitone come al suo solito: fu, invece, la partita dell’allora diciannovenne Sergio Rizzi, autore di 13 punti. L’anno successivo stagione con la Pintinox Brescia, e ritorno a Varese, dove nel 1977-78, il primo anno in cui era possibile schierare due americani in campo, vinse il titolo italiano, a fianco ancora di Bob Morse, battendo la Synudine Bologna in una finale al meglio delle due gare su tre. Nella seconda stagione a Varese, eliminazione in semifinale da parte di Milano, che verrà , a sua volta, sconfitta in finale dalla Synudine Bologna del mitico Cosic. Terminata la sua carriera professionistica in Svizzera è rientrato in Italia, vive a Miazzina , in provincia di Verbania, dividendosi tra musica, sempre il sax, e basket, istruttore del settore giovanile.
La sua passione per il sassofono e per la musica risale a quando era ragazzo, ma da quando ha smesso di solcare il rettangolo la passione si è trasformata in un lavoro vero e proprio, e nei fine settimana l’ex campione suona nei locali insieme all’amico e chitarrista Ricky Marini. Il repertorio? Musica italiana d’autore per lo più, Paolo Conte e Fabrizio De Andrè, ma senza disdegnare rock e autori americani.