Un possibile miglioramento dell’occupazione giovanile in provincia di Varese. Ma la situazione rimane critica.
Se nel 2013 la disoccupazione degli under 25 nella nostra provincia ha toccato il record negativo del 39,1%, i dati sulle assunzioni previste dalle aziende varesine per il 2014 indicano un possibile miglioramento della situazione occupazionale giovanile. Dall’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio sui dati del sistema informativo “Excelsior”, infatti, emerge che la quota di assunzioni per le quali le aziende varesine indicano una chiara preferenza verso i giovani sotto i 30 anni supera di ben 6 punti percentuali la media nazionale (Varese 33% vs. Italia 27%) risultando, inoltre, in crescita (nel 2013 era 32%) a fronte di un trend nazionale in discesa.
Ripartendo poi le assunzioni per cui l’età non è un requisito importante, si stima che le opportunità per i giovani varesini potranno raggiungere quasi il 56% delle assunzioni totali.
Questo, in un contesto che rimane comunque problematico: anche a Varese, come nel resto del Paese, il saldo occupazionale per il 2014 rimane negativo (-2.760) visto che le uscite di lavoratori (12.280) superano le assunzioni previste (9.520). Rispetto al 2013, si evidenzia un miglioramento del saldo occupazionale (-2.800 lo scorso anno) grazie esclusivamente all’andamento positivo dei contratti atipici (somministrazione, contratti a progetto e altri contratti di lavoro indipendente).
Entrando nel dettaglio si scopre che, come accade nel territorio nazionale, anche a Varese crescono le richieste di profili ad elevata specializzazione e tecnici (da 22% a 24%) e di operai e addetti ai macchinari (da 26% a 27%) mentre diminuiscono le assunzioni di impiegati (da 13,7% a 10,7%): l’idea è che le imprese, per agganciare l’ancora debole ripresa, ripartono dagli addetti alla produzione e dai progettisti, piuttosto che dal back office, confidando così di dare nuovo impulso alla propria attività. In valore assoluto, anche perché caratterizzate da un elevato turn-over, le professioni più richieste rimangono quelle legate alle attività commerciali, tipicamente commessi e personale di vendita, e il personale non qualificato nei servizi, in particolare addetti alle pulizie e addetti allo spostamento e consegna di merci.
Per le aziende della nostra provincia l‘esperienza nel settore o nella professione fa la differenza: nel 58% dei casi le aziende richiedono una precedente esperienza specifica. Tale esperienza diventa fondamentale in diversi settori quali l’informatica e le telecomunicazioni (81%), le industrie meccaniche (79%) e i servizi avanzati alle imprese (78%). Infine, capacità di lavorare in gruppo e spirito di adattamento sono le caratteristiche che le imprese varesine ritengono più importanti quando valutano un candidato per le assunzioni che hanno programmato (43% e 42% dei casi).