Varese, Ncd attacca Lega e Forza Italia: «Vendetta politica contro di noi»

Il coordinamento provinciale del partito e la segreteria cittadina: «Veniamo messi alla porta di una casa che abbiamo contribuito a costruire»

31 Ottobre 2014
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Chiodi

 


Ncd attacca la maggioranza di centrodestra. Dopo la rimozione delle deleghe all’ex vicesindaco Carlo Baroni, arriva la reazione del coordinamento provinciale di Ncd e del segretario cittadino.

«Quanto avvenuto a Varese è molto grave e non potrà rimanere senza conseguenze – scrivono – una squallida operazione da prima repubblica, orchestrata da Forza Italia con la Lega e il sindaco Fontana esecutori di voleri altrui, per ragioni politiche che nulla hanno a che fare con la buona amministrazione della città e il volere degli elettori, di cui questa decisione si fa beffe. È evidente che a Varese è cambiata la maggioranza politica attraverso un’operazione decisa a tavolino dalle segreterie dei partiti e calata sulla testa dei cittadini attraverso una sorta di ‘vendetta politica’ a cui il sindaco Fontana si è prestato, non avendo il coraggio di opporsi. Angelini e Pramaggiore sono caduti in questo tranello, comportandosi come quei cristiani che incensavano l’imperatore sperando così di fermare le persecuzioni e ottenendo solo il risultato opposto, salvo quello di preservare per un po’ la propria testa. La vendetta compiuta a danno di Carlo Baroni che da Assessore e Vicesindaco ha sempre lavorato bene, con impegno e risultati nell’interesse dei varesini, come ha peraltro riconosciuto lo stesso sindaco, è ancor più ingiustificabile e indebolirà ulteriormente l’amministrazione comunale. Questo meccanismo innesca una deriva pericolosa e stabilisce un precedente di cui non si può non tener conto e cioè che un accordo a livello provinciale abbia ripercussioni a livello comunale. Se così stanno le cose, Lega e Forza Italia, che hanno agito così, non vengano poi a chiedere che analoghi comportamenti non si inneschino a livello regionale. Al Nuovo centrodestra interessa mettere al primo posto i programmi, i contenuti e gli interventi che servono ai cittadini. È quello che abbiamo fatto finora e continueremo a fare, agendo di conseguenza. Nessuno però potrà ora chiedere a NCD di sostenere politicamente un’amministrazione che si comporta con noi in questo modo. Con questo tipo di centrodestra l’NCD non vuole avere a che fare semplicemente perché non ha futuro e saranno gli elettori a certificarlo, al massimo tra un anno e mezzo quando ci saranno le elezioni comunali».

E il segretario cittadino Giovanni Chiodi.

«Oggi veniamo messi alla porta di una casa che abbiamo contribuito a costruire – dice Chiodi – veniamo estromessi da un progetto politico fondato su un programma elettorale mettendo a rischio il compimento di quanto in esso contenuto. Noi in quella maggioranza ci siamo stati in modo molto più corretto di tanti altri che nel corso di questi anni hanno guardato più ai calcoli politici che al mandato degli elettori e ci saremmo rimasti volentieri. Ai nostri amici che hanno scelto un percorso differente rivolgiamo i nostri migliori auguri che si uniscono però al dispiacere nel vedere che ancora oggi non si sono perse quelle abitudini a opportunismi tattici da prima repubblica e che sono a mio avviso la causa della crescente disaffezione delle persone verso la politica. Il mio e il nostro impegno a servizio della città continuerà senza vendette o preconcetti ideologici. Non saremo proni però a chi ha preferito metterci alla porta e valuteremo – come abbiamo sempre fatto – scrupolosamente quanto riterremo utile per il bene dei nostri cittadini e della nostra città».

 

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