Varese, Mantovani “ispeziona” il Pronto Soccorso: “Si respira un’aria nuova”

Il vice di Maroni, dopo la visita di sei mesi fa, quando aveva criticato duramente le condizioni dell’offerta ai pazienti, ha effettuato un nuovo controllo. E questa volta il suo commento è positivo. Con il presidente della commisione Sanità Fabio Rizzi e il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo

19 Giugno 2014
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La situazione al Pronto Soccorso di Varese è migliorata. Lo dichiara il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute Mario Mantovani, che giovedì mattina, a distanza di sei mesi, è tornato a visitare l’ospedale del capoluogo.

“Torno qui dopo sei mesi ed è evidente che si respira un’aria nuova” ha detto l’assessore alla Salute durante la sua visita al Pronto Soccorso di Varese, caratterizzato da una nuova organizzazione logistica dove le persone in attesa di diagnosi o di ricovero aspettano in osservazione in una postazione attrezzata. Mario Mantovani, dopo la promessa di un intervento di Regione Lombardia per risolvere il problema della cosiddetta “barellaia”, ha voluto così di persona verificare la nuova situazione del Pronto Soccorso di Varese, che oggi consente una più confortevole attesa per i pazienti.

MANTOVANI VERIFICA – Accompagnato dal direttore generale Callisto Bravi insieme a Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale e Fabio Rizzi, presidente della Commissione Sanità, ha incontrato medici, operatori sanitari e cittadini, parlando con alcuni di loro. L’Assessore ha poi proseguito la sua visita in quei reparti ove sono stati ricavati i posti letto necessari per una migliore interazione tra ponto soccorso e reparti stessi.

CONFERENZA STAMPA – L’assessore, al termine della visita, insieme alle autorità presenti, ha poi incontrato i giornalisti. “Quando le Istituzioni lavorano in sintonia, si possono raggiungere risultati importanti. La positiva evoluzione del Pronto Soccorso di Varese ne è la prova. Ringrazio per questo la dirigenza e tutto il personale dell’Ospedale. Si cancella l’espressione barellaia, sostituita da letti con funzioni di osservazione”.

NUOVE TECNOLOGIE – L’assessore ha poi posto l’accento anche sulle nuove tecnologie: un bracciale elettronico, collegato via wireless con un dispositivo di emergenza “ha di fatto affrontato e risolto alcune criticità – ha detto Mantovani- che riguardano la tutela e la tempestività di intervento per un paziente che in giro per l’ospedale viene colto da malore; la sicurezza per gli infermieri stessi che possono attivare un sistema di allarme per difendersi in caso di aggressione, nonchè la possibilità che il dispositivo lanci un sos per un’ emergenza sanitaria attivando l’intervento di rianimatori in qualunque area della struttura”.

CATTANEO E RIZZI – Nei loro interventi sia il presidente Cattaneo sia il Presidente Rizzi hanno espresso la loro soddisfazione per il lavoro messo in campo dall’assessore per affrontare la questione del Pronto Soccorso. Il vice presidente Mantovani ha in particolare ricordato l’impegno della Giunta Maroni, che nel corso del 2013 ha consentito di far stanziare solo per la sanità varesina circa 50 milioni di euro.

TAPPA A LUINO E ANGERA – Oggi, dunque, l’Ospedale Macchi ha imboccato un percorso da tutti apprezzato. “Sono soddisfatto, ma bisogna rodare questo percorso affinchè si arrivi a renderlo funzionale al massimo, ottimizzando tempi e risorse” ha risposto Mantovani ai giornalisti. “Assessore, la prossima visita?”- gli è stato chiesto – “Ora sarà la volta degli ospedali di Luino e Angera”.

“Nessuna soluzione miracolistica, ma un intervento concreto in sinergia tra Regione Lombardia e il nostro ospedale per garantire un servizio più funzionale ai nostri pazienti – ha detto il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo che questa mattina ha partecipato al sopralluogo al Pronto soccorso dell’Ospedale di Circolo di Varese – la Regione ha messo a disposizione le risorse e la direzione generale della struttura è riuscita a trovare le soluzioni organizzative più adeguate. Dietro le criticità che periodicamente hanno coinvolto il pronto soccorso ci sono principalmente ragioni strutturali legate all’utilizzo in maniera non appropriata di questo luogo. Con l’aggiornamento del sistema sanitario che stiamo elaborando di concerto tra Giunta e Consiglio intendiamo migliorare il rapporto tra territorio e sanità. Oggi abbiamo visto che è possibile mettere in campo soluzioni concrete per risolvere i problemi, attraverso il potenziamento delle strutture ricettive dei reparti che alleggeriscono molto il lavoro del pronto soccorso che deve lavorare principalmente sull’urgenza”.

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