Varese, la Regione blocca ampliamenti e nuove aperture di centri commerciali

La giunta regionale ha respinto quattro richieste per aumentare e insediare nuovi punti della grande distribuzione, mentre una è stata ritirata dallo stesso proponente. Delle cinque totali, tre erano nella provincia dei sette laghi

17 Luglio 2014
Guarda anche: AperturaEconomia
Lombardiaesponenti

Un risultato significativo. Ha usato queste parole l’assessore al Commercio, Mauro Parolini, nell’illustrare l’esito delle due disposizioni della Giunta mirate ad armonizzare la presenza in Lombardia della grande distribuzione rispetto ai negozi di vicinato.

Si tratta della DCR 187/13 “Nuove Linee per lo sviluppo delle imprese del settore commerciale” e della DGR 1193/13 “Disposizioni attuative finalizzate alla valutazione delle istanze per l’autorizzazione all’apertura o alla modificazione delle grandi strutture di vendita”.

Conclusa la moratoria che aveva congelato le richieste di ampliamento o di nuove aperture fino al 2013, la Regione ha vagliato nel corso del 2014 cinque richieste.

Nel Comune di Marmirolo (MN), nuova apertura da 5000 metri quadrati: respinta
Nel Comune di Solbiate Arno (VA), respinta una richiesta di ampliamento di 2500 metri
Nel Comune di Castione Andevenno (SO), respinta richiesta nuova apertura da 6100 metri
Nel Comune di Olgiate Olona (VA), respinta richiesta di nuova apertura da 3750 metri
Nel Comune di Gavirate (VA) era stata presentata una richiesta di ampliamento, poi ritirata

Le richieste nei Comuni di Marmirolo e Castione sono state poi ripresentate: la prima è di nuovo al vaglio, la seconda è stata nuovamente rigettata.

Tra giugno e luglio sono state depositate inoltre due pratiche relative a due insediamenti da 10mila e da 5mila metri quadrati nel Comune di Vedano Olona (VA).

Sulle normative regionali sono pendenti due ricorsi, uno di Federdistribuzione e uno di una società privata

“Un esito significativo – ha commentato l’assessore Mauro Parolini– La Regione sta cercando di attuare riforme che evitino forme di concorrenza sleale. Noi non vogliamo limitare la libertà d’impresa, ma bilanciare la distribuzione delle strutture, con l’obiettivo di far lavorare tutti meglio e di più. Se l’esito di queste politiche non fosse positivo in termini di occupazione, è chiaro che dovremo rivedere l’impianto”.

“Questi risultati sono il frutto di scelte coraggiose fatte dal Consiglio e dalla IV Commissione – ha concluso il Presidente, Angelo Ciocca – e fortemente volute dalla Giunta”.

Tag:

Leggi anche: