Varese, la maggioranza in Provincia rischia di andare sotto sulla difesa della famiglia tradizionale

Lega Nord e Liberi per la Provincia presentano una mozione per tutelare la famiglia, chiedendo il voto di Ncd. La coalizione del presidente Gunnar Vincenzi rischia la spaccatura

12 Novembre 2014
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Mozionefamiglia

Una mozione per difendere la famiglia tradizionale. E anche per inserire questa posizione nello Statuto della Provincia.

Il centrodestra, che a Villa Recalcati siede nella minoranza, lancia la prima battaglia che mette in difficoltà la nuova presidenza di Gunnar Vincenzi, sostenuto dal centrosinistra ma anche da una lista civica che fa riferimento a Ncd. E che quindi potrebbe vedersi la propria maggioranza spaccata fin da subito.

«Si tratta dello stesso testo che è stato approvato quest’estate dal consiglio regionale della Lombardia – spiega il consigliere provinciale forzista Piero Galparoli – che punta a difendere la famiglia naturale come fondamento della società e luogo dove far crescere i figli». In sostanza si tratta di un documento di carattere etico, che avrebbe però, se approvato, anche risvolti pratici, come l’introduzione anche da parte della Provincia del quoziente famigliare, ovvero incentivi per il numero dei figli, come è già previsto per il capoluogo e altri comuni.
E quindi la richiesta a Ncd di aderire alla mozione. «Raccogliamo al volo una fase del consigliere provinciale Marco Magrini – continua Galparoli – che ha detto come sui temi valoriali della famiglia loro ci sarebbero stati».

Ed Ncd, salvo contraddire le prese di posizione fatte a tutti gli altri livelli istituzionali, difficilmente potrà votare contro. Questo significa che si verrebbe a creare una maggioranza trasversale, che manderebbe sotto la coalizione di centrosinistra che ha sostenuto il presidente Gunnar Vincenzi. Una situazione delicata, che non rappresenterebbe un buon inizio, almeno dal punto di vista formale, per il lavoro del nuovo ente.
Il prossimo consiglio provinciale è già stato fissato per il 27 novembre. Se mettere subito all’ordine del giorno la mozione è una decisione che spetterà al presidente.
«Speriamo di ottenere una forte condivisione su questo tema – aggiunge il capogruppo provinciale della Lega Nord Giuseppe Longhin – proprio come è avvenuto in Regione. Si tratta solo della prima mozione, ne stiamo già preparando un’altra su un altro tema, che è quella della salvaguardia dei lavoratori di Malpensa».

Galparoli lancia anche la proposta di inserire il riconoscimento della famiglia tradizionale all’interno del nuovo Statuto della Provincia, che dovrà essere approvato entro fine anno. Entrambi gli esponenti di centrodestra ci tengono a chiarire che non si tratta di un testo discriminatorio verso le persone di altri orientamenti sessuali. «Sono per la libertà delle persone dal punto di vista del diritto e dei loro comportamenti – sottolinea Galparoli – difendo esclusivamente la famiglia intesa come nucleo fondante della nostra società». E Longhin va oltre: «Ci può anche stare che vengano riconosciute le coppie di fatto. Ma la famiglia, come luogo dove crescere i figli, dev’essere solo quella naturale».

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