Varese, inizia la “maratona” per l’approvazione del Pgt

Ben 694 le osservazioni presentate, alle quali l’amministrazione dovrà rispondere. Martedì prima riunione della commissione Urbanistica e voto sul Piano della mobilità

14 Aprile 2014
Guarda anche: AperturaVarese Città
Comuneistituzione

Inizia a partire da domani la “maratona” per l’approvazione del Pgt. Dopo la chiusura delle fase di consegna delle osservazioni dei cittadini sul Piano di governo del territorio, la commissione Urbanistica inizia le nuove riunioni per discutere le richieste arrivata all’assessorato, in vista dell’approvazione del documento urbanistico prevista, come termine ultimo, per il 30 giugno.

La commissione si riunirà martedì 15 aprile alle 18.30. come primo punto all’ordine del giorno avrà l’approvazione del Piano Urbano della Mobilità , del Piano Generale Del Traffico Urbano, del Piano Dei Trasporti, del Piano della Mobilità Ciclistica, del Regolamento Viario e della classificazione stradale del Comune di Varese.

Come secondo punto la programmazione e pianificazione appunto dell’attività per esaminare e presentare tutto le controdeduzioni alle osservazioni.
Sono ben 694 le istanze presentate sul Pgt.
Una piccola parte è stata inviata per posta all’ufficio Protocollo di Palazzo Estense, e la restante parte, la più corposa con poco meno di mezzo migliaio di osservazioni, è stata inoltrata tramite internet con l’apposito servizio messo a disposizione dal Comune.
Ma al di là degli ordini professionali e dei politici che hanno detto e ribadito la loro, cosa hanno chiesto i varesini?

Sostanzialmente, al primo posto si colloca la richiesta di eliminare la seconda soglia storica di tutela degli immobili e dei manufatti esistenti, inserita ex novo. In sostanza nel nuovo Pgt sono state individuate due fasce storiche per preservare gli edifici meritevoli di valenza storico/architettonica: ante 1934, protetti in quanto Nuclei di antica formazione e in buona parte testimonianza dello stile liberty o del periodo fascista, e tra il 1934 e il 1953, ora protetti con le stesse norme. Chi ha una casa costruita prima del ’53 in realtà potrà ancora modificarla, ma solo se la Commissione Urbanistica darà il via libera ad una specifica e documentata richiesta che dimostri l’assenza di valore storico e architettonico per la città.
Si fermano al secondo posto gli immancabili terreni agricoli, di valenza paesaggistica, verde di connessione, che i proprietari vorrebbero rendere edificabili, mentre al terzo posto c’è chi vorrebbe costruire su un lotto già edificato ma sul suo terreno non è consentita nuova edificazione.

Francesca Manfredi

Tag:

Leggi anche: