
Il dado è tratto: Davide Galimberti ha scelto i componenti della prima Giunta di centrosinistra da settant’anni a questa parte, che si appresta a guidare Varese per il prossimo quinquennio.
L’avvocato quarantenne, membro del Partito democratico, sceglie come suo vice Daniele Zanzi, imprenditore agronomo che proprio oggi compie 63 anni: fondatore e leader del movimento civico Varese 2.0, nelle cui fila è stato di gran lunga il più votato, la sua nomina lascia spazio in Consiglio Comunale a Valerio Crugnola, professore liceale in pensione.
Dino De Simone ha condiviso con Zanzi, Galimberti e l’onorevole Daniele Marantelli la sfida alle primarie di dicembre: intorno a lui si è formato Progetto Concittadino, parte essenziale della coalizione, e l’ex presidente di Legambiente Varese – in passato già consigliere comunale con i DS – diventa dunque il nuovo assessore ad ambiente, benessere e sport. Al suo posto, in Consiglio Comunale entra il professor Enzo Rosario Laforgia, docente di storia.
Tre membri della Giunta provengono dal Pd: Andrea Civati, avvocato di trent’anni, avrà la responsabilità di pianificazione territoriale e opere pubbliche. Reduce da un mandato come consigliere comunale d’opposizione in cui si è occupato proprio di urbanistica, è stato capolista per il Pd nell’ultima tornata risultando tra i più votati.
Rossella Di Maggio, anch’essa eletta in Consiglio nelle fila democratiche e segretaria di uno dei quattro circoli cittadini del Pd, è invece il nuovo assessore ai servizi educativi: queste due nomine permettono al giovane Alessandro Pepe e a Giuseppe Pullara di sbarcare in Consiglio Comunale.
Roberto Molinari, nuovo responsabile dei servizi sociali, è stato per cinque anni segretario cittadino dei Democratici e consigliere comunale sino al 2011: a giugno non era tra i candidati, sebbene sia stato tra i principali sostenitori della candidatura di Davide Galimberti.
La nomina di Francesca Strazzi, imprenditrice di 36 anni e “miss preferenza” della Lista Galimberti, all’assessorato alla partecipazione e politiche giovanili, permette a Gaetano Iannini di subentrarle in Consiglio Comunale.
In attesa della designazione del responsabile delle attività produttive, i restanti due assessori sono invece esterni e dunque le rispettive nomine non portano a nuove sostituzioni per il Consiglio. Roberto Cecchi, assessore alla cultura, ha un profilo di carattere nazionale, avendo diretto per diversi anni il Ministero della Cultura di cui è stato anche sottosegretario all’epoca del governo Monti: attualmente è consigliere del Fai, nonché uno dei principali artefici del restauro del Colosseo da parte della famiglia Della Valle.
Infine, Cristina Buzzetti, titolare delle risorse e dunque del bilancio, è una commercialista di 49 anni piuttosto conosciuta in città.