Dopo il mancato finanziamento della Fondazione Cariplo a Villa Mylius, il Pd critica l’operato dell’amministrazione, sottolineando i mancati risultati. Un attacco con il quale i democratici sottolineano anche gli altri problemi del Comune di Varese.
“Un’altra partita persa per la giunta Fontana. Questo sembrerebbe, ad oggi, l’esito della vicenda Villa Mylius e, soprattutto, dei progetti emblematici” è l’attacco del consigliere comunale del Pd Luca Conte.
“Ogni anno la Fondazione Cariplo, attraverso il bando per gli interventi emblematici, individua due province a rotazione, cui destinare ingenti somme per progetti dalle finalità sociali, culturali e di promozione del territorio – scrive Conte – nel 2013, dopo sei anni di attesa, è finalmente toccato alle province di Como e Varese, beneficiate di un contributo complessivo di ben 7.000.000 di euro. Una cifra importante, a maggior ragione nella fase di difficoltà in cui gli enti locali versano. Il Comune di Varese, cioè il capoluogo di una delle due sole province interessate, dalle indiscrezioni trapelate dai giornali e apparentemente confermate dalle dichiarazioni del Sindaco Fontana, sembrerebbe non aver ottenuto un solo euro del finanziamento richiesto.
Il sindaco Fontana e la sua giunta hanno puntato tutto su un progetto, probabilmente suggestivo, ma nei fatti certamente non prioritario, quello di villa Mylius, che è stato peraltro da loro gestito nel peggiore dei modi”.
Ed entra nello specifico, criticando la decisione di puntare su Villa Mylius senza avere discusso prima con le commissioni competenti e il consiglio comunale. “Infatti è stato deciso e definito dal solo sindaco Fontana, non è stato discusso in alcuna delle commissioni competenti, né all’interno consiglio comunale, non vi è stato alcun confronto con i cittadini, né con le realtà del territorio potenzialmente interessate. A fronte delle perplessità e delle domande sollevate dal Partito democratico in merito all’onerosità per l’amministrazione, alle scarse informazioni sulle reali finalità operative del progetto, all’assenza di un business plan, alla futura gestione dell’immobile, nulla è stato chiarito da una maggioranza che ha preferito proseguire con cieca determinazione, sminuendo o rinviando al futuro ogni delucidazione, che sarebbe invece stata utile per dirimere gli aspetti più controversi e costruire un progetto più solido e condiviso. Il risultato è che dopo l’unificazione delle Stazioni, dopo il teatro alla ex Caserma Garibaldi, dopo il Palaghiaccio, anche le promesse su Villa Mylius sfumano in un nulla di fatto e nella necessità di ripartire da zero, sollevando non poche perplessità anche all’interno della stessa maggioranza”.
E quindi invita ad una discussione aperta.
“La Fondazione Marchesi – dice Conte – cui forse neppure spetterebbero certe premure, apre meritoriamente al dialogo, auspichiamo lo faccia anche questa maggioranza, abbandonando la strada dei decisionismi roboanti nelle promesse e silenziosi nei continui fallimenti. Anche il progetto culturale realizzato internamente dal Comune, con soldi ed energie dell’ente, sembrerebbe essere stato bocciato, ma la giunta pare di questo poco curarsi, non avendoci, evidentemente, mai creduto e non avendolo, apparentemente, mai sostenuto. Il risultato è però uno solo: Varese attenderà il 2019 per un’altra opportunità come quella appena perduta”.
