
Dopo la riduzione del servizio di consegna lettere, dopo l’aumento delle tariffe e l’equiparazione della posta prioritaria a quella ordinaria, ecco arrivare i tagli agli uffici postali.
Le Poste italiane potevano vantare, fino a poco tempo fa, una capillarità incredibile, con una presenza sul territorio in grado di coprire quasi tutti i comuni d’Italia, compresi i più piccoli e sperduti.
L’inversione di tendenza è iniziata da qualche anno, ed ora si abbatte anche sulla provincia di Varese: 7 gli uffici postali che verranno chiusi definitivamente, nei prossimi sei mesi: Bolladello, Brenno Useria, Corgeno, Lavena Ponte Tresa 1, Oltrona al Lago, Schianno, Trevisago.
Ma non è finita: il piano di razionalizzazione, comunicato in questi giorni dalla direzione regionale di Poste Italiane ai sindacati (preoccupati per le ricadute occupazionali), prevede anche aperture a giorni alterni, che potranno essere di 2, 3 o 4 giorni alla settimana. Gli uffici interessati sono: Azzio, Brinzio, Cadegliano, Casalzuigno, Castelveccana, Cazzago Brabbia, Ferrera di Varese, Gurone, Mombello, Montegrino Valtravaglia, Ranco, Tronzano Lago Maggiore, Varese 4, Voldomino. I più colpiti, quindi, sono i piccoli comuni del luinese: quelli più isolati, che subiranno disagi importanti.
In tutto in Lombardia sono 61 gli sportelli che chiuderanno: i primi probabilmente già a partire da aprile.