
Era il 23 agosto 2007 quando Chris Messina, ex dipendente di Google, utilizzò per la prima volta l’hashtag, ovvero una parola preceduta dal simbolo del cancelletto, usata per etichettare nel mondo dei social network un oggetto. Fu un tentativo che ebbe un grosso seguito, forse più di quando lo stesso Messina si sarebbe mai immaginato.
Oggi dopo 10 anni esatti dalla prima pubblicazione, l’hashtah è diventato di uso comune, è entrato a far parte della vita di tutti i giorni, tanto da creare delle vere e proprie tendenze in ogni campo, perfino alimentare.
Giovani, adulti, mass media ed aziende per i propri slogan, infatti, utilizzano quotidianamente (si parla di 125 milioni di volte al giorno su Twitter) il noto simbolo per rendere più semplice la ricerca dei messaggi che si accomunano per tema o contenuto specifico.
L’Hashtag è oggi un elemento fondamentale nella nostra società, tanto che alcuni sono diventati virali e molto famosi, oppure simbolo di qualche momento storico: tra i più importanti #PrayForBerlin, #JeSuisCharlie, #IceBucketChallange, #MafiaCapitale.