Siria, sulle volontarie rapite la polemica dell’assessore di Forza Italia: “Sono delle sprovvedute andate a farsi i selfie”

L’assessore del Comune di Varese Stefano Clerici, pur dicendosi umanamente dispiaciuto, critica il viaggio delle due cooperanti. E polemizza sull’eventuale pagamento di un riscatto ai sequestratori

09 Agosto 2014
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E sul caso del sequestro delle due cooperanti italiane in Siria si scatena la polemica. A lanciarla su Facebook è l’assessore di Varese Stefano Clerici (Forza Italia), proveniente dalle file ex An, che sottolinea come, pur confermando la solidarietà nei confronti delle volontarie, “il loro gesto sia stato da sprovvedute” (leggi qui).

Ecco cosa ha scritto: “Ora mi chiedo: per le due sprovvedute (sarò diplomatico) partite per farsi i selfie tra i ribelli siriani è giusto che si mobiliti la diplomazia internazionale? Si, per carità. Ma che addirittura si ipotizzi il pagamento di un riscatto a spese nostre?
Io lo farei eventualmente pagare ai loro ancor più sprovveduti genitori.
Umanamente mi dispiace, per carità, ma con la guerra non si scherza e da bambine è bene che non si giochi alle “piccole umanitarie”, ma con le barbie.
Perché se parti con l’incosciente presunzione di risolvere un problema e poi, paradossalmente, il problema diventi tu, non può essere la collettività a pagarne il prezzo.
Ora speriamo solo che tornino sane e salve a casa, che imparino la lezione e che tacciano, perché l’idea che due ragazzine siano in mano a dei terroristi islamici senza alcuno scrupolo mi fa gelare il sangue nelle vene”.

Il posto compare sul suo profilo, accompagnato dal link ad un articolo di Maurizio Blondet, il quale usa toni decisamente più duri e quasi eccessivi nel criticare le due cooperanti.

Tornando a Clerici, l’assessore non è nuovo a queste prese di posizione “politicamente scorrette” sulla politica internazionale. Nel 2012, infatti, aveva dichiarato di essere dalla parte del presidente siriano Assad.

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