“Tassa di soggiorno per aiutare la montagna? Siamo davvero alla follia.
Mentre altri comuni si impegneranno nei prossimi giorni non a tassare i cittadini ma a chiedere alle istituzioni i fondi necessari per rendere dignitoso quello che dovrebbe essere il Parco regionale Campo dei Fiori, la giunta Galimberti introduce questa tassa per “Sostenere la montagna ferita”. Questo è un errore ed un insulto ai cittadini: Sono loro a dover pagare gli errori di altri? La montagna la devono sostenere le istituzioni preposte non certo i potenziali turisti. Galimberti si unisca agli altri comuni interessati per andare a “Battere i pugni sul tavolo” e a chiedere a livello regionale che si investa molto di più nel nostro Parco per mantenere pulizia, decoro, equilibrio dell’ecosistema faunistico-vegetale e rispetto per le tante persone e per i tanti sindaci che da oltre dieci anni manifestano dissenso e preoccupazione per decisioni talvolta incomprensibili e talvolta, a detta di molti, sbagliate da parte del Parco Campo dei Fiori. Varese dovrà essere comune capofila nella rinascita dei nostri boschi, del nostro grande polmone verde che per troppo tempo è stato abbandonato a sé stesso. Sentieri sommersi da rovi, altri devastati dal passaggio di cingolati, mancato controllo della proliferazione di specie animali non autoctone, presenza di piante tagliate, disattenzione verso le necessità di nuove piantumazioni e mancanza di dialogo con i proprietari dei boschi che in tutti questi anni tante volte avrebbero voluto poter essere ascoltati dall’ente Parco.
Ecco, signor Sindaco Galimberti, non inventiamoci nuove tasse inutili ma facciamo qualcosa di concreto: Lei ovviamente è primo cittadino di Varese da poco, ma in questa occasione triste per il nostro territorio Lei ha la possibilità di sostenere altri Sindaci che da anni manifestano preoccupazione per una gestione del Parco che, con i drammatici incendi degli ultimi giorni, ha dimostrato tutte le sue limitazioni. Questa non vuole essere una polemica ma un auspicio. Un auspicio affinché il NOSTRO Campo dei Fiori possa rinascere e tornare alle antiche glorie. Davvero qualcuno potrebbe avere il coraggio di dire che se i nostri boschi si fossero trovati in condizioni differenti, con meno rovi e meno piante tagliate lasciate sul suolo a seccare, l’incendio non si sarebbe domato prima? Da una situazione drammatica possiamo tornare al vero Campo dei Fiori, quello delle persone che lo amano e non della burocrazia che per troppo tempo lo ha annichilito.”
Lorenzo Di Renzo
Responsabile provinciale attività giovanili Rivoluzione Cristiana Varese