Regione Lombardia, passa proposta di legge contro gioco d’azzardo

Il progetto propone il contrasto alla ludopatia, la razionalizzazione dei punti di rivendita e maggiori tasse ai concessionari

10 Aprile 2014
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Porre un freno al gioco d’azzardo. Tutelando i cittadini a rischio.

La commissione Attività produttive ha approvato questa mattina all’unanimità la Proposta di legge al Parlamento per il contrasto alla ludopatia e la razionalizzazione dei punti di rivendita di gioco pubblico. Dopo la legge regionale sulla lotta e prevenzione del gioco d’azzardo patologico, dunque, il Consiglio è pronto per un ulteriore passo (il voto in aula è previsto per la prossima settimana) per arginare il fenomeno.

La “Plp” introduce sostanziali novità a livello normativo. Oltre all’obbligo per i gestori di esporre materiale informativo sulle patologie legate alla dipendenza da gioco elettronico, vengono irrigidite le misure per vietare il gioco ai minori, a partire dall’accesso stesso alle sale. È vietata la pubblicità in fasce orarie protette, sui mezzi pubblici, a meno di 500 metri dai luoghi sensibili e vengono vietati banner su applicazioni e siti Internet.

La Proposta di legge chiede di inserire il “Gap” nei Livelli essenziali di Assistenza (Lea) e di istituire un Fondo per la prevenzione, cura e riabilitazione del gioco d’azzardo patologico. Sale anche il prelievo fiscale a carico dei concessionari “non inferiore al 27% del monte complessivo  delle entrate”. In base a quanto richiesto dai sindaci e da Anci, spetterà ai Comuni rilasciare l’autorizzazione per l’apertura di sale e l’installazione di videoterminali. Il testo sottolinea il ruolo dell’Agenzia delle dogane e dei monopòli per il contrasto al gioco illegale e alle infiltrazioni criminali e poi vincoli rigidi per la tracciabilità dei flussi finanziari legali al gioco. Quanto alla razionalizzazione, si prevede che “il rinnovo o la stipula di nuovi contratti di gestione di apparecchi per il gioco d’azzardo, successivamente alle entrata in vigore della presente legge, è consentita esclusivamente nelle sale da gioco”.

Questo significa che non dovrebbero essere più concesse nuove licenze a bar, tabaccherie ed edicole. La Proposta di legge vieta, inoltre, l’utilizzo di colori, disegni e suoni che stimolino la continuazione del gioco e il pagamento con carte di debito. “La Regione ha già fatto la propria parte con l’approvazione della precedente legge, ora andiamo a dire allo Stato quello che deve fare nelle proprie competenze per arginare la piaga del gioco d’azzardo patologico – spiega il relatore – è intenzione della Commissione chiedere un incontro ai presidenti di Camera e Senato per sollecitare il recepimento urgente di queste disposizioni con la stessa celerità dimostrata in questo periodo in altre materie”.

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