
“Se avremo alle spalle il voto di milioni di lombardi, il governo non potra’ ignorare la richiesta di maggiore autonomia da parte della Regione Lombardia. Per questo e’ importante andare a votare, e votare si’, al referendum del 22 ottobre”: e’ l’appello ai cittadini lanciato dal presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo, parlando con l’ANSA del voto di domenica prossima.
Nel caso di vittoria del si’, Cattaneo si augura che il percorso per arrivare a un’intesa tra lo Stato e la Regione, come previsto dalla Costituzione, si concluda in tempi rapidi “ma l’esperienza – commenta – mi suggerisce di essere prudente. La Lombardia ha gia’ provato dieci anni fa a fare questo percorso senza alle spalle un voto popolare, ma semplicemente con un voto del Consiglio regionale, che pero’ non ha sufficiente forza politica. Se invece avremo alle spalle il voto di milioni di lombardi, il governo non potra’ ignorare la richiesta che viene dalla Regione“.
“L’autonomia va di pari passo con la liberta’. La tradizione politica dalla quale provengo, quella dei cattolici liberali, e’ sempre stata a favore dell’autonomia e di un’organizzazione sussidiaria delle istituzioni, al contrario di una visione centralista che vuole calare dall’alto la propria idea di societa’. Per questo noi riteniamo che lo stato debba liberare energie e risorse per far crescere opportunita’ per tutti. E questo e’ certamente favorito da un trasferimento di competenze da un livello nazionale a un livello locale” sottolinea Cattaneo.
A maggiori competenze “seguono poi le risorse”, aggiunge il presidente del parlamentino lombardo, prendendo come esempio il settore dell’istruzione. “Ogni anno lo Stato spende in Lombardia 5 miliardi e mezzo per la scuola piu’ un altro miliardo per l’universita’”. Soldi che, se fossero gestiti direttamente dalla Lombardia, sostiene Cattaneo, “potrebbero essere spesi in modo piu’ efficiente. Questo comporterebbe un risparmio di denaro pubblico, senza sottrarre risorse alle Regioni piu’ deboli”.