Quasi al via “Gocce 2018” con MARCO PAOLINI

La stagione si avvierà il 17 e 18 novembre 2017 alle ore 21.00, al Teatro OpnJobMetis, con il ritorno di MARCO PAOLINI

06 Novembre 2017
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Apertura d’eccezione per Gocce. Teatro contemporaneo tra pensiero e memoria, il cartellone organizzato da Rag Time, giunto alla sua sesta edizione. La stagione si avvierà infatti il 17 e 18 novembre 2017 alle ore 21.00, al Teatro OpnJobMetis, con il ritorno di MARCO PAOLINI (che già aprì il cartellone 2016 con il suo Ballata di uomini e cani) che porterà in scena il suo nuovo spettacolo, Le avventure di Numero Primo.

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Un padre e un figlio, il loro incontro, oggi ancora improbabile, domani forse possibile, il loro vagabondare in un Nordest dai tratti famigliari, ma stravolti dall’irrompere delle nuove tecnologie, per cui il polo chimico di Marghera, a esempio, è diventato fabbrica della neve, o la tangenziale di Mestre spazio ipertecnologico tutto ologrammi e stampanti 3D per un paese dei balocchi 3.0. Quel padre, Ettore un fotoreporter ancorato ai riti antichi della fotografia (usa ancora i rullini, che religiosamente tiene in frigo), e quel figlio venuto chissà da dove, un androide creato in laboratorio, un’intelligenza artificiale fatta bambino, sono i protagonisti di una storia ambientata in un futuro già radicato nell’oggi.

È la storia di “Numero primo”, l’ultimo appassionante lavoro di Marco Paolini, scritto con Gianfranco Bettin, una favola che apre a scenari fino a ieri impensabili. 5000 giorni da oggi, in cui i cambiamenti, i mutamenti anche antropologici, segnano l’avvento di una rivoluzione tecnologica che informerà ogni ambito del quotidiano. Rivoluzione che nella narrazione di Paolini non si tinge però dei toni cupi o immaginifici di un racconto di fantascienza, anzi: leggerezza e ironia sono la chiave vincente e avvincente, di un monologo incalzante, che a fronte di temi complessi e delicati, non rinuncia al sorriso, tanto da regalare momenti anche spassosi, come quelli in cui l’invasione di pidocchi nella scuola Steve Jobs già Giosuè Carducci di Trieste confligge con la sofisticata digitalizzazione della stessa. Uno sguardo al futuro, quello di Paolini, che interroga e ci interroga, e che ha nel rapporto padre-figlio una forza emotiva contagiosa che travalica il dato futuribile per affermare invece l’umanità di un legame uguale a stesso, nonostante il potere, indiscutibile e pervasivo, delle innovazioni tecnologiche.

In questo si gioca anche il dato teatrale di “Numero Primo”, che ci regala un Paolini in stato di grazia, che torna – sul piano formale – alle origini del suo teatro, a quei deliziosi “Album” (“Adriatico”, “Liberi tutti”, “Tiri in porta”) che l’hanno imposto, ancor prima del “Racconto del Vajont”, come uno dei maestri del teatro italiano di narrazione e consentendogli di ritrovare una nuova incisività di raccontatore, con cui spiazza e cattura il pubblico.

VENERDI’ 17 E SABATO 18 NOVEMBRE, ORE 21.00
TEATRO OPENJOBMETIS – Piazza Repubblica, VARESE

Marco Paolini
LE AVVENTURE DI NUMERO PRIMO

di Marco Paolini e Gianfranco Bettin
immagini e scenografia di Antonio Panzuto
musiche composte ed eseguite da Stefano Nanni
con Mario Brunello al cello e il Coro Giovanile Città di Thiene

audiovisivi e luci: Michele Mescalchin
elaborazioni sonore: Emanuele Wiltsch
interaction design: Enrico Wiltsch
fonica: Tiziano Vecchiato
direzione tecnica: Marco Busetto
voci campionate: Beatrice Gallo, Emanuele Wiltsch
assistente alla regia: Angelo De Matteis

progetto grafico: Roberto Abbiati
produzione: Michela Signori per Jolefilm

durata: 120 minuti circa

“Ho un’età in cui non sento il bisogno di guardare indietro, di ricostruire, preferisco sforzarmi di immaginare il futuro, così farò un Album con nuovi personaggi. Parlerò della mia generazione alle prese con una pervasiva rivoluzione tecnologica. Parlerò dell’attrazione e della diffidenza verso di essa, del riaffiorare del lavoro manuale come resistenza al digitale. Parlerò di biologia e altri linguaggi, ma lo farò seguendo il filo di una storia più lunga”. (Marco Paolini)

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