Si terrà a Villa Recalcati e inizierà il prossimo 22 marzo il Corso di formazione per l’abilitazione ai censimenti e alla caccia di selezione degli ungulati. L’iniziativa, promossa da Federcaccia in collaborazione con Provincia di Varese è stata presentata questa mattina in conferenza stampa. Oltre al vicepresidente della Provincia di Varese Giorgio Ginelli, erano presenti Dario Carcano, presidente di Federcaccia Varese; Davide Bettinelli, vicepresidente di Federcaccia Varese; Giuseppe Speroni, segretario di Federcaccia Varese; Luca Maffioli, presidente Atc 1; Silvio Tomasini, presidente Atc 2 e Lino Passalacqua, presidente del Canv.
«La caccia di selezione ungulati – ha spiegato il Vicepresidente della Provincia Ginelli – è un’attività venatoria che richiede un bagaglio di conoscenze notevoli ed è per questo motivo che vengono organizzate questo tipo di iniziative. La figura del cacciatore nella caccia di selezione rappresenta un elemento tecnico molto importante per quella che è la gestione ambientale e faunistica. Il cacciatore, infatti, deve avere un profondo fondamento etico: rispetto del regolamento, rispetto degli animali e rispetto del numero di selezione. La caccia di selezione è poi una caccia individuale e per poterla effettuare in modo corretto occorre una conoscenza del territorio e dei comportamenti dell’animale. Nozioni queste che verranno trattate nel corso di formazione».
Il corso prevede 48 ore di teoria, 9 ore di esercitazioni in aula e 14 ore di esercitazioni pratiche sul territorio e può essere utile anche per i cacciatori già abilitati per alcune specie di ungulati, a completare e integrare la formazione rispetto alle altre.
«La caccia di selezione ha regole ben precise – hanno spiegato i rappresentanti dei cacciatori presenti – il capo abbattuto viene portato nei punti di controllo per tutte le verifiche del caso. E proprio dai piani di abbattimento si studia lo stato della popolazione degli ungulati. La caccia di selezione è fondamentale e strategica per gestire una presenza importante di questi animali. Inoltre è un tipo di caccia conservativa».
Il Presidente di Federcaccia Carcano ha ricordato che «nel articolo 1 del Regolamento della caccia di selezione, elaborato da Guido Tosi, si definisce molto bene i fini di questa attività che ha come obiettivo quello di mantenere il giusto equilibrio tra la popolazione degli ungulati, l’ambiente e il territorio in cui sono presenti».