Provincia, accordo tra Lega e Pd sul presidente sempre più lontano. Il Carroccio dà un ultimatum

Il segretario provinciale lumbard Matteo Bianchi chiede il nome del candidato super partes entro pochi giorni. Il Pd, con Paolo Bertocchi, ricorda i ritardi della Regione, a guida leghista, a stabilire le competenze

21 Luglio 2014
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“Non è più tempo di giocare. Entro venerdì vogliamo il nome del candidato super partes”.

Il segretario provinciale della Lega Nord Matteo Bianchi lancia l’ultimatum definitivo, dopo le avvisaglie che aveva già indirizzato al Pd diversi giorni fa.

Noi possiamo anche essere disponibili ad un accordo per le elezioni del nuovo ente – spiega Bianchi – dal momento che si tratta di una situazione particolare, e c’è abbastanza confusione a livello gestionale. Ma abbiamo bisogno di sapere quale sia il nome del candidato. Perché l’accordo è possibile solo se si tratta di una figura veramente proveniente dal mondo civico e quindi equidistante dai due schieramenti”.

E quindi dà un ultimatum al Pd. “Entro venerdì vogliamo il nome. Altrimenti ci organizzeremo per correre da soli”. In settimana, infatti i vertici della Lega Lombarda indicheranno il nome del candidato che correrà per il Carroccio e il centrodestra.

Quindi appare sempre più difficile l’accordo.

Sull’ultimatum la risposta del Pd è chiara.

“Apprendo dalla stampa di questo ultimatum – risponde il responsabile provinciale enti locali Paolo Bertocchi – il problema è che noi non possiamo partire da un ragionamento slegato dai temi e dai programmi. Prima di parlare di candidati, occorre infatti parlare della sostanza e dei programmi. E questo è reso più difficile dal fatto che le competenze delle Province sono ancora incerte. E qui la responsabilità è anche del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Che, a proposito di ultimatum, non ha rispettato quello dell’8 luglio, il termine per decidere quali deleghe sarebbero andate dalla Regione alle Province”.

E quindi una critica al Carroccio: “Abbiamo una Lega che a Milano non decide cosa devono fare le Province. E una a Varese che presenta un ultimatum sui nomi e non sui programmi. Un atteggiamento che ci lascia perplessi. In ogni caso, noi lavoreremo con senso di responsabilità per cercare di ottenere la soluzione migliore per la Provincia”.

A questo proposito, Bertocchi entra sulla questione concreta della proposta di accordo trasversale: “Alfieri ha posto il tema per primo, perché il tema semplificato come “listone”, in realtà rappresenta un accordo istituzionale per fare fronte alla complessità e all’incertezza della gestione del nuovo ente”.

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