
La forza dell’arte è quella di farti riflettere sulla vita, riuscendo a farti ridere e divertire.
Poi, una volta alzato dalla poltrona, lo spettacolo che hai appena visto non scivola via, ma ti è ormai entrato nella pelle, farà parte delle riflessioni che farai nelle prossimi ore, se non nei prossimi giorni.
Queste le sensazioni quando un’opera ha raggiunto l’obiettivo, quello di toccare nel profondo lo spettatore.
E “Processo a Pinocchio” ci è riuscito.
Con un format assolutamente originale, mischiando, anzi fondendo, la commedia noir e il musical, in maniera perfetta.
La storia ruota attorno alla figura di Pino Lorenzini, bugiardo cronico, che si ritrova a barcamenarsi tra una moglie e due amanti, e una madre autoritaria e possessiva. L’azione inizia con la morte dello psicologo, che aveva in cura Pino, ma non solo lui… ed è Pino ad essere trovato con il martello in mano, l’arma del delitto. Quello che appare ovvio viene negato dal protagonista fino alla fine. Fino alla menzogna finale che rappresenta la sua vita.
L’opera è stata scritta e diretta da Andrea Palotto, in scena Cristian Ruiz, Luca Giacomelli Ferrarini (speciale partecipazione), Debora Boccuni, Giada D’Auria, Nadia Straccia, Claudio Zanelli. Musiche di Marco Spatuzzi, al piano Federico Zylka.
Uno spettacolo reso possibile, ad Azzate, grazie all’impegno della Pro Loco e del presidente Nicola Tucci. Da tempo l’associazione è “pioniera” nel portare sul nostro territorio diversi spettacoli di successo. Con numerose “prime”. La Pro Loco Azzate nel passato ha ospitato, prima in Lombardia, “Ti Amo, sei perfetto, ora cambia.”, il musical che ora è nel terzo anno di tour in Italia e vincitore dell’Oscar italiano del musical come “miglior Musical off” e ora “Processo a Pinocchio”, opera già vincitrice di un Oscar per le musiche originali. Passare da Azzate porta fortuna.