“No Revamping Accam”, la Regione al fianco dei comitati: “Puntiamo sul riciclo, tutelando i cittadini”

Presidio dei comitati contro l’inceneritore fuori dalla sede istituzionale, durante tutta la mattinata. Quindi un incontro con il presidente della commissione Ambiente Luca Marsico, che ha assicurato l’appoggio per la tutela dell’ambiente

03 Luglio 2014
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Comitatipirellone

Un presidio dei comitati “No Inceneritore” fuori dalla Regione Lombardia. I cittadini dell’area di Busto Arsizio e dell’Altomilanese, che hanno lottano contro il rischio dell’installazione di un nuovo inceneritore, hanno organizzato la manifestazione sul tema No Revamping Accam.

Un presidio per chiedere alla Regione di incentivare i metodi di smaltimento dei rifiuti alternativi agli inceneritori. Insomma, un forte segnale.

“Per riaffermare che le alternative agli inceneritori ci sono. Non è più tempo di sprecare risorse.
Scelte lungimiranti si impongono. Vantaggiose economicamente, sostenibili ambientalmente, generatrici di maggiore occupazione, non dannose per la salute” si legge nel comunicato.

“Scelte da effettuare senza ulteriori perdite di tempo, in coerenza sia con la delibera sul “Decommisioning progressivo degli inceneritori” approvata all’unanimità dalla Regione Lombardia di cui sollecitiamo rapida attuazione a partire da quello di Busto Arsizio, che dalle indicazioni emerse dagli stessi comuni facenti parte il consorzio ACCAM con l’istituzione del tavolo tecnico operante da circa un mese  di cui chiediamo che la conclusione dei lavori e le relative risultanze siano rese note entro luglio. Insistiamo su questi punti al fine di evitare che decisioni lungimiranti siano trascinate in lungaggini burocratiche a danno della loro chiarezza ed efficacia”.

I comitati chiedono in sostanza alla Regione di spingere affinché si investa su metodi di trattamento dei rifiuti che valorizzino l’impianto e contengano, quindi, l’inquinamento.

Il nostro territorio con la dismissione definitiva dell’inceneritore di Busto Arsizio e la sua sostituzione con impianti di recupero dei materiali, ha la possibilità di essere il primo in Lombardia ad effettuare queste scelte orientate coerentemente ad affrontare in modo efficace il ciclo dei rifiuti, indirizzandolo sempre più verso un recupero crescente dei materiali, anche di quelli della frazione residua, oggi inviati allo smaltimento, che potrebbero invece essere una preziosa risorsa da valorizzare.

Le istanze dei cittadini sono state ascoltate dal consigliere regionale Luca Marsico (Forza Italia), che è presidente della commissione Ambiente.
Un confronto positivo. Di cui Marsico traccia un bilancio: “Si è trattato di un confronto molto positivo alla presenza anche di altri consiglieri regionali e, in questo senso, l’azione della Commissione Ambiente e Protezione Civile continuerà ad incentivare il dialogo con le realtà territoriali sul tema del “Decommissioning progressivo degli inceneritori” approvato da Regione Lombardia che riguarda anche la questione dell’inceneritore di Busto Arsizio.
Abbiamo già avuto modo di ascoltare i sindaci e le associazioni territoriali in audizione e anche lo scorso aprile nel corso dell’incontro alla presenza dell’assessore Terzi.
A tal riguardo giovedì prossimo, 10 luglio,  l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Terzi sarà di nuovo ascoltata in audizione dalla Commissione Ambiente per relazionare sul punto lavori: è, infatti, fondamentale coinvolgere i commissari in un percorso strategico che riguarda i cittadini interessati alla questione”.

E quindi l’ipotesi è quella di una conversione della struttura per trattare i rifiuti puntando sul riciclo.
“L’auspicio è che si possa arrivare ad un piano che consenta di trasformare l’impianto in modo da garantirne un nuovo utilizzo per il trattamento dei rifiuti, la loro valorizzazione e puntare al recupero dei materiali.
Non mancherà, in questo percorso che dovrà portare l’impianto ad essere protagonista di una svolta ecosostenibile e a vantaggio della salute dei cittadini della città di Busto Arsizio e dei comuni limitrofi, la mia attenzione e impegno, di concerto, con i cittadini, per addivenire ad un positivo risultato anche in termini di ricadute occupazionali”.

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