Tra i nuovi luoghi protetti dall’UNESCO ve n’è anche uno tutto italiano: è Ivrea, laddove nel 1908 Camillo Olivetti aprì la prima fabbrica di famiglia. Il progetto industriale e socio-culturale che fu realizzato in città, soprattutto grazie al lavoro di Adriano Olivetti, è unico al mondo. Perché è stata scelta Ivrea? Perché “esprime una visione moderna del rapporto la produzione industriale e l’architettura”.
Entusiasmo al ministero dei Beni e delle attività culturali, il ministro Alberto Bonisoli ha sottolineato che è “Un riconoscimento che va a una concezione umanistica del lavoro propria di Adriano Olivetti, nata e sviluppata dal Movimento comunità e qui pienamente portata compimento, in cui il benessere economico, sociale e culturale dei collaboratori è considerato parte integrante del processo produttivo”.
La decisione – spiega una nota del Mibact – è avvenuta durante i lavori del 42° Comitato del Patrimonio Mondiale che si sta svolgendo a Manama in Bahrein dal 24 giugno al 4 luglio. Ivrea rappresenta un esempio distintivo della sperimentazione di idee sociali e architettoniche sui processi industriali, e un’esperienza innovativa di produzione industriale di livello mondiale che guarda in special modo al benessere delle comunità locali.