Un incontro proficuo per quanto riguarda le Riforme. Ma sulla tassazione locale ancora troppi problemi.
“Ho ascoltato con interesse l’intervento del presidente del Consiglio: siamo d’accordo sulla necessità delle riforme e anche lui ha capito finalmente la necessità di valorizzare le caserme abbandonate nelle nostre città. Purtroppo però non c’è stata sostanzialmente nessuna disponibilità sul problema dell’applicazione della nuova Tasi, che diventerà grave: molti Comuni, pur aumentando al massimo le aliquote, non riusciranno a coprire le necessità dei bilanci”. Lo afferma il sindaco di Varese e presidente di Anci Lombardia, Attilio Fontana. al termine dell’incontro tra i sindaci dell’Anci e il premier Matteo Renzi.
Il sindaco Fontana ha sottolineato infatti il problema che riguarda la ripartizione delle risorse economiche tra i comuni in Italia. L’attuale regolamento sulla Tasi, infatti, penalizza le città di piccole e medie dimensioni, che avevano puntato a tenere l’aliquota sotto la soglia massima, a favore dei grandi centri metropolitani, e delle città che avevano già aumentato l’aliquota al massimo. “Il governo dovrebbe concedere a questi comuni di alzare l’aliquota oltre la soglia massima, senza che siano gli altri enti a dover pagare per loro” puntualizza Fontana.
Fontana invierà una nota, nei prossimi giorni, al sottosegretario alla presidenze del Consiglio Graziano Delrio, che si farà carico di portare la posizione di Anci Lombardia davanti al governo.
Il presidente nazionale di Anci Piero Fassino è invece più positivo sull’incontro.
“Un incontro molto positivo – ha detto – nel quale abbiamo registrato la volontà del governo di aprire una nuova stagione basata sulle riforme istituzionali e del fisco locale, per la quale Anci non si sente interlocutore ma alleato e partner.
Abbiamo espresso piena condivisione alla spinta riformatrice che il governo vuole realizzare tramite il ddl costituzionale, riforma che passa da una ridefinizione dei rapporti fiscali e finanziari tra Stato ed enti locali e quindi da una piena autonomia di questi ultimi”.
Un’azione che negli auspici del presidente Anci non può prescindere da una “riforma completa delle politiche di trasferimento delle risorse e il superamento del patto di stabilità”, tema questo che sarà oggetto di discussione nel Consiglio europeo al quale Renzi parteciperà oggi.
“Il presidente Renzi chiederà all’Europa un superamento dei vincoli per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi comunitari, degli stanziamenti che riguardano l’edilizia scolastica e per le risorse messe in campo dai Comuni sul riassetto idrogeologico dei territori. E’ un passo significativo, ci auguriamo che abbia successo”.
Sempre sul patto di stabilità, inoltre, il sindaco di Torino ha registrato le aperture del governo “sul 2014 per quanto riguarda i piccoli Comuni e un percorso che porti a una rivisitazione nel 2015 per il resto dei municipi”.
Nello specifico della riforma istituzionale e la sburocratizzazione della Pa, Fassino ha espresso “piena condivisione su un tema più volte evocato come priorità”. Sul superamento del bicameralismo perfetto, però, occorre “rafforzare quella che sarà l’Assemblea degli enti locali” e a tal proposito il presidente Anci ha annunciato l’avvio “di gruppi di lavoro congiunti Anci-governo per condividere innanzitutto la ridefinizione del sistema che regola la finanza locale, anche con provvedimenti a breve sui bilanci che i Comuni dovranno redigere”.