Il Comitato Varese2.0 supera le tremila firme. E risponde a Maroni

La petizione contro il parcheggio alla Prima Cappella verrà protocollata in Comune lunedì. Mentre Alessandro Ceccoli, tra i fondatori del comitato varesino, ribatte punto per punto al governatore della Lombardia

27 Aprile 2014
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Il comitato Varese2.0 ha superato le tremila firme. Un traguardo notevole per il gruppo di cittadini che, solo poche settimane fa, ha dato il via alla “battaglia” contro la realizzazione del parcheggio interrato alla Prima Cappella.

Le firme saranno protocollate in Comune lunedì mattina alle 11.30. I fondatori del comitato, Laura Caruso, Daniele Zanzi, Roberto Gervasini, Alessandro Ceccoli, Alessandro Maria Vinci e Francesco Migliorini, terranno una conferenza stampa proprio dopo aver depositato le firme all’Ufficio Protocollo del Comune.

Intanto, dopo la presa di posizione del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il quale ha difeso la costruzione del parcheggio e quindi l’operato della giunta, Alessandro Ceccoli ci ha inviato una risposta al governato.

Ecco la lettera a Maroni:

Sono stupefacenti, nei toni e nei contenuti, le dichiarazioni del Governatore della Lombardia Maroni in difesa del parcheggio per auto in prossimità della Prima Cappella.
Liquidare il problema paragonandoci ai No Tav o a un evanescente comitato contro le vetrofanie, oltre ad essere strumentale, è puerile.

In venti giorni, cioè dal 3 aprile – data nella quale abbiamo deciso di manifestare il nostro dissenso, con un tavolino in piazza, in cinque mezze giornate, abbiamo raccolto più di 3.000 firme di cittadini.

Ed erano cittadini qualunque, che firmavano indipendentemente dalla fede politica, solo perché trovavano la scelta di costruire il parcheggio in quel luogo invasiva per l’utilizzo di dinamite, e dal costo spropositato. Sig. Governatore, la Sua motivazione, “Lasciateci governare, sappiamo cosa facciamo” , non ci convince. È vero che eleggendola, la maggioranza Le ha dato un mandato, ma questo non la esime dal giustificare con numeri e motivazioni le scelte che intende intraprendere.

Bisogna aver sempre ben presente, egregio Sig. Governatore, che chi gestisce i soldi dei Cittadini ha l’obbligo morale di grande attenzione, parsimonia e oculatezza. D’altra parte Lei non vorrà certo considerare illegittime e ingiustificate le nostre preoccupazioni, considerando gli esempi noti di sperperi di denaro pubblico: truffe sulla sanità, arresti legati all’attività di infrastrutture lombarde, gestione Trenord, saccheggi in passato con fantasiose note spese dei gruppi consiliari, ecc, ecc, ecc. Mi permetta per finire, Sig. Governatore, di rassicurarLa: dietro al nostro desiderio di trasparenza – avere accesso ai documenti del progetto – non si nasconde nessun partito politico, ma solo gente che lavora e che produce; e che esige attenzione al bene pubblico.

Alessandro Ceccoli
#Vareseduepuntozero

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