Grande successo per Fuck the Cancer 4.0, la manifestazione dedicata a Erika Gibelini e a “tutti gli angeli che l’hanno raggiunta”, che si è svolta dal 24 al 26 maggio, nel parco di Villa Tatti Talacchini, a Comerio. Nonostante il maltempo, si è registrata una grande affluenza di persone. Perché il fine della manifestazione è qualcosa che va oltre le cattive condizioni climatiche: sconfiggere il cancro infantile. Più di 100 volontari hanno lavorato per realizzare la tre giorni. Sei mesi di duro lavoro per pianificare ogni dettaglio. Moltissimi sono stati gli eventi in programma per divertire grandi e piccoli: dai gonfiabili al villaggio di Harry Potter, dalle lezioni di volo sulla scopa magica alle lezioni di divinazione, dall’esibizione di Hip Hop della Scuola “Il poggio Blackestage” al Metabolic Circuit a cura di Ftnessedanza di Carezzate, al master di zumba organizzato da Ztime Varese.
Fuck the Cancer Run ha visto coinvolti famiglie, con un percorso di 2,5 km, e gli sportivi in una corsa di 7,5 km, con 250 metri di dislivello. Due, i vincitori. Per la sezione femminile, Elena Begnis, 42 anni, medico di famiglia, residente a Barasso, fa parte dell’atletica Miotti di Arcisate: “Un percorso impegnativo, tre chilometri di salita, 1,5 chilometri di piano e 2,5 di discesa. Sono contenta di aver partecipato, per lo scopo benefico di questa gara, per la Fondazione Giacomo Ascoli”. Vince la sezione maschile Alessandro Losa, 44 anni, di Luino, chef, fa parte del Gruppo sportivo Bognanco, già vincitore del Lago Maggiore International Trail: “Non è stata solo una gara sportiva, ho vinto anche per Erika Gibellini e per tutti gli angeli che non ce l’hanno fatta”. Al secondo posto, si è piazzato Isacco Andreucci, 34 anni, ex triatleta, che ha partecipato alla gara in memoria del cuginetto Nicholas Bertolla, scomparso nel settembre 2018, dopo una lotta durata sei anni contro la leucemia. “Ringrazio la Fondazione Giacomo Ascoli per tutto quello che ha fatto per mio cugino” ha detto commosso.
L’asta delle maglie e dei cimeli dei grandi campioni è stata diretta da Max Laudadio. Tra le maglie più ambite, sfilate sul palco, sono state assegnate quella di Ronaldo, De Rossi, Pavoletti, Gattuso e la felpa di Valentino Rossi. In cucina, a preparare piatti golosi, i volontari e gli alpini del Brinzio. “Tutti insieme lavoriamo per un unico scopo, per il bene dei nostri bambini” ha affermato il capogruppo Alessandro Piccinelli. Presenti 5 pasticceri dell’associazione “Pasticceri per la vita”, che hanno realizzato davanti agli occhi del pubblico una grande torta per più di 200 persone. “E’ il secondo anno che, con orgoglio, siamo presenti a quest’evento” ha dichiarato Mariano Massara di Morazzone, presidente dell’associazione.
Alla sera, sul palco si sono esibiti due gruppi musicali: le Shooting Stars e i Libera Uscita. Tutti gli introiti dell’evento saranno devoluti alla Fondazione Giacomo Ascoli, che dal 2006 si dedica ai bambini affetti da malattie onco-ematologiche. Negli ultimi tre anni, con “Fuck the Cancer”, sono stati raccolti oltre 120 mila euro, accantonati in un fondo a bilancio, e destinati alla realizzazione del reparto di degenza onco-ematologico pediatrico, i cui lavori inizieranno verosimilmente a giugno e termineranno entro la fine dell’anno. A giorni, si potranno tirare le somme e rendere pubblici i conteggi degli incassi di questa edizione.