Frontalieri: doppia tassazione graduale a partire dal 2018

Brianza consigliera delle Lega Nord “Pressione fiscale invariata con un adeguamento per la parte italiana diluito in 10-15 anni

21 Gennaio 2015
Guarda anche: PoliticaVarese Città
Frontalieri

Vieri Ceriani, Consigliere per le politiche fiscali del Ministero dell’Economia e delle finanze, ieri ha incontrato la Commissione speciale per i rapporti con la Confederazione elvetica, presieduta dalla varesina Francesca Brianza.

All’ordine del giorno, dell’incontro svoltosi a Milano, lo stato delle trattative italo-svizzere sui negoziati fiscali e in particolare i riflessi sui lavoratori frontalieri e sui ristorni ai Comuni di Confine.

Per voce di Vieri Ceriani le nuove norme prevedono “un 70% di ritenute fiscali nello Stato in cui si lavora, la Svizzera, e il restante tassato dall’Italia, quindi in modo tale da allinearla gradualmente negli anni all’aliquota media cui sono sottoposti i lavoratori frontalieri della Ue. In ogni caso i cambiamenti saranno molto graduali e non prima del 2018“.

Su come saranno tassati i frontalieri al momento l’ipotesi più probabile parla di un dichiarazione dei redditi precompilata in Italia.

Confermato anche dal negoziatore Ceriani che spariranno i ristorni ai Comuni di frontiera. Ma in questo caso le risorse verranno versate nelle medesime proporzioni dallo Stato italiano.

“Abbiamo voluto questo incontro perché dagli accordi tra Roma e Berna dipende il futuro di 600mila frontalieri e 400 Comuni di confine – spiega il presidente Brianza – Dal Ministero abbiamo avuto le rassicurazioni che chiedevamo: quando entrerà in vigore il nuovo sistema della doppia tassazione sui frontalieri, la pressione fiscale verrà mantenuta invariata con un adeguamento per la parte italiana che verrà diluito in un arco di 10-15 anni. Quanto ai ristorni che saranno cancellati, sarà lo Stato italiano a garantire ai Comuni la quota spettante. La Lombardia ora vigilerà perché gli accordi procedano lungo questo binario – conclude il Presidente Brianza – e comunque continueremo a lavorare insieme alle associazioni dei Comuni e ai rappresentanti dei lavoratori fino alla ratifica dei nuovi negoziati bilaterali, prevista per il 2018”.

 

Tag:

Leggi anche: