“La scelta di candidarmi alle elezioni regionali nasceva dal desiderio di proseguire nel percorso al servizio del territorio iniziato prima come Sindaco e poi come autore del Viaggio e del Libro dell’Inclusione. Esperienze che mi hanno permesso di conoscere nel Varesotto moltissime storie innovative, buone pratiche da valorizzare, persone competenti e coraggiose. Tutte risorse troppo spesso ignorate dalla politica o soffocate dalla burocrazia. Gli esiti della recente tornata elettorale hanno espresso in modo molto chiaro un disagio sociale ancora vasto, sicuramente alimentato da una propaganda mediatica assillante, che è doveroso rispettare e per il quale occorre trovare soluzioni reali e durature al di là di facili ed a volte ingannevoli promesse.
Il rammarico di non poter contribuire in Regione alla continuazione del progetto politico iniziato sul Territorio non può cancellare il buon risultato personale che ho conseguito in termini di preferenze (grazie 1000!) e le tante sollecitazioni ricevute da Amici e semplici conoscenti. Per questo, dopo qualche giorno di riflessione, ho deciso di proseguire il viaggio. Sono convinto che ci sia un grande bisogno, una grande domanda di buona politica, intesa prima di tutto come servizio alle persone che chiedono risposte per migliorare il proprio presente ed il proprio futuro. Occorre ascoltare, dialogare e individuare le priorità su cui intervenire, promuovendo azioni territoriali specifiche e includendo energie, pratiche, saperi presenti nella società.
Nel febbraio 2017, all’inizio del viaggio dell’inclusione, avevo individuato come principali aree di intervento il lavoro e la lotta alla povertà:
- Il lavoro: abbiamo di fronte vicende correlate alla de-industrializzazione di alcune aree (a Comerio stiamo gestendo la difficile transizione di Whirlpool) con il conseguente impoverimento di tutto il tessuto produttivo e sociale; la grande sfida è quella della competitività del nostro territorio. Occorre saper progettare il futuro del lavoro diventando interlocutore privilegiato delle imprese, dei sindacati, delle associazioni di categoria e delle Università. E’ solo facendo squadra tra questi soggetti che il nostro Territorio potrà rilanciare in chiave moderna la vocazione manifatturiera che da sempre lo caratterizza. L’innovazione, la capacità delle nostre imprese artigiane, la manifattura 4.0, la riqualificazione delle persone a rischio di uscire o già uscite dal mercato, di concerto con la semplificazione burocratica, dovranno essere la miscela per il rilancio occupazionale e per garantire a tutti un lavoro di qualità.
- La lotta alla povertà: anche nella nostra provincia aumentano in modo preoccupante disoccupazione e nuove forme di povertà. L’invecchiamento, la disabilità, la scarsità di politiche di conciliazione vita-lavoro pongono sfide sempre più difficili alle famiglie e alle persone. Occorre saper lavorare a stretto contatto con le associazioni e le agenzie che si occupano di prevenzione e superamento del disagio, dal Terzo Settore alla Caritas e ai Servizi Sociali dei Comuni, favorendo la creazione di una vera rete di supporto. Una particolare attenzione dovrà essere destinata ai temi della casa, della formazione e dell’istruzione.
Venerdì 20 aprile mi confronterò con chi sarà disponibile per rilanciare in modo concreto un’azione politica territoriale che abbia al centro questi due fondamentali temi.
Quello che vorrei dire alle Persone che interverranno è “Salite a bordo”, per ripartire, controvento, insieme.”
Venerdì 20 aprile alle ore 21:00
presso l’Istituto Interpreti e Traduttori
Varese, via Cavour 30
“Lavoro di qualità e lotta alla povertà.
La buona politica al servizio del territorio”
Silvio Aimetti – Sindaco di Comerio