Circa duecento persone hanno partecipato alla fiaccolata in ricordo delle Foibe, organizzata dal Comitato Spontaneo 10 Febbraio Varese. Un corteo silenzioso, accompagnato dal ritmo del tamburo, dove non sono comparsi simboli di partito, ma solo tricolori. E le fiaccole dei partecipanti.
Il corteo è partito alle 20 dalle Ffss, preceduto appunto da uno dei militanti che accompagnava il passo con il tamburo. Quindi tre portatori di bandiera, con i vessilli che rappresentavano Istria, Dalmazia e Fiume. E due ragazze con la corona di fiori da depositare in piazza Monte Grappa. I partecipanti hanno percorso quindi, lasciato il piazzale delle Ferrovie, via Morosini, via Vittorio Veneto e corso Moro, senza simboli di partito, ma solo reggendo tricolori e fiaccole.
In piazza Monte Grappa è stato srotolato uno striscione con la scritta: “Il sangue versato nel silenzio dello Stato”.
Di fronte a loro i portatori delle bandiere e i responsabili del Comitato.
“Vi ringrazio della massiccia presenza. Se vi guardo vedo un fronte davanti a me, unito. Un coro di voci libere che rompono il silenzio che per troppi anni ha nascosto l’orrore delle Foibe. Della tragedia degli esuli. Varese è la nostra città, questa è la nostra terra. Il sangue istriano, dalmata e giuliano sarà per sempre sangue italiano. Adesso il minuto di silenzio lo facciamo noi, come si deve” sono stato le parole di Alessandro Limido di Dora, che ha guidato la manifestazione.
Quindi il minuto di silenzio, iniziato con la frase “Camerati, attenti!”, accompagnato dal suono della tromba nella prima parte. Quindi, alla fine, “Camerati, riposo”
Parole che vengono utilizzate anche durante il “rito del Presente”, usato per commemorare i caduti, e che viene fatto risalire almeno ai legionari di d’Annunzio.Il Comitato è stato costituito dalla Comunità dei Dodici Raggi, CasaPound, Forza Nuova, Fiamma Tricolore. Ma alla manifestazione hanno aderito anche esponenti dell’associazione di destra Orizzonte Ideale. Presente anche una delegazione della Lega Nord.