Egregio direttore
Non è infrequente che vecchi politicanti che da quasi un decennio vivacchiano a Roma sostenendo il governo (tra il 2006 e il 2015, in sei anni su nove il governo è stato sostenuto dal Partito Democratico), vengano richiamati sul territorio, abbandonato da tempo, per cercare di conquistare posizioni locali. Ed è comprensibile che, dovendo tornare a sostenere dopo tanto tempo il ruolo dell’opposizione, i vecchi deputati siano presi da giovanilistico entusiasmo e si lancino in accuse al governo della città.
Ma bisogna stare attenti, perché con il passare degli anni i ricordi sbiadiscono e si possono avere dei vuoti di memoria.
E’ quel che è capitato all’on. Daniele Marantelli, che, a quanto riporta La Prealpina, si sarebbe lanciato nella provocatoria domanda: “Piazza Repubblica era meglio trent’anni fa o adesso?”.
Peccato che l’attuale assetto di piazza Repubblica (costruzione del megaparcheggio sotterraneo che preclude qualsiasi politica di esclusione delle auto dal centro cittadino e demolizione del vecchio Mercato Coperto) sia stato approvato proprio da Daniele Marantelli (delibera di consiglio comunale n. 457 del 23 giugno 1989 e delibera di consiglio comunale 189N del 19 dicembre 1990), quando era un giovane consigliere comunale del Partito Comunista Italiano al seguito di Pino Merra e Luigi Mombelli, entrambi arrestati e condannati per tangenti ottenute per costruire l’adiacente centro commerciale di piazza Repubblica (pur essendo i comunisti, oggi democratici, formalmente all’opposizione della giunta Sabatini-Bronzi).
Un suggerimento all’on. Marantelli: poiché la politica locale non è così sonnacchiosa come quella cui si è abituato a Roma, un po’ di fosforo o un po’ di prudenza nel parlare sarebbero consigliabili.
Cordiali saluti.
Fabio Binelli
Lega Nord per l’Indipendenza della Padania