
Si è spento all’età di 92 anni (sarebbero stati 93 il prossimo 20 agosto), Giorgio Albertazzi, considerato la colonna portante e il simbolo del teatro italiano.
Attore e regista, attivo sia sul palcoscenico che nel cinema e nella Tv, Albertazzi si è spento nella notte tra il 28 e il 29 maggio, nella tenuta della famiglia in Maremma. Come ha annunciato la famiglia in seguito alla notizia della morte “da tempo era sofferente e il suo cuore ha smesso di battere alle 9”.
Chi era Albertazzi? Le parole migliori per descriverlo son quelle che sono scritte sulla prima pagina del suo sito ufficiale “Sul mio passaporto c’è scritto: attore. In realtà faccio anche il regista, lo sceneggiatore, il riduttore di romanzi per la televisione e ora l’autore teatrale”.
Era nato a Fiesole, in provincia di Firenze, nel 1923; debuttò a teatro nel 1949 con “Troilo e Cressida” di Shakespeare, sotto la direzione di Luchino Visconti. Tra i suoi maggiori successi vengono ricordati maggiormente al cinema L’anno scorso a Marienbad di Alain Resnais (1961), Ti ho sposato per allegria (1967), L’assassinio di Trotsky per la regia di Joseph Losey (1972), L’avvocato De Gregorio (2003) e C’è chi dice no (2011).