
Nella mattinata di giovedì, all’ospedale “Sacco” di Milano è morto Dario Fo, uno dei più poliedrici e celebri artisti italiani di fama globale.
Nato a Sangiano, nel Varesotto, nella primavera di 90 anni fa, Dario Fo vanta un premio Nobel per la Letteratura e un’impressionante serie di lavori soprattutto nell’ambito del teatro (la “giullarata” dal titolo “Mistero Buffo” è senz’altro il suo capolavoro), pur essendosi esteso anche a diversi ambiti artistici, dalla pittura alla scenografia.
Celebre anche il suo impegno politico, orgogliosamente nelle fila di diversi partiti di sinistra, spesso extraparlamentari. I suoi funerali si terranno sabato in piazza Duomo.
“Perdiamo una figura molto importante per la cultura italiana. La sua eredità resterà per sempre nelle pagine del nostro patrimonio letterario e teatrale. Così Roberto Cecchi, assessore alla Cultura del Comune di Varese, ha commentato la notizia della scomparsa di Dario Fo. “Di lui mi resterà per sempre il ricordo di un’iniziativa fatta insieme a Roma in cui era presente anche la moglie Franca Rame. Splendida fu la performance all’Audiorium della Musica di Roma, in cui Dario Fo ha raccontato a suo modo il tema dell’Ultima Cena”.