A Varese scattano le misure temporanee antismog

Le misure di primo livello entrano in vigore da martedì 24 ottobre

24 Ottobre 2017
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“Lo smog non ha confini e tutti dobbiamo impegnarci in favore della salute dei cittadini. I dati ci dicono che la qualità dell’aria di Varese non è paragonabile a quella del resto della Pianura Padana ma negli ultimi giorni i livelli di smog si sono alzati anche nella nostra città facendo scattare le misure di primo livello previste dal Protocollo per l’aria della Regione Lombardia, a cui anche Varese ha aderito”. E’ il commento di Dino de Simone, assessore all’Ambiente del Comune di Varese. La centralina di via Copelli, infatti, sabato scorso ha registrato 115 microgrammi per metro cubo di Pm10 mentre ieri le concentrazioni erano di 62 microgrammi. Il limite da non superare è di 50.

“Abbiamo intrapreso un percorso per contribuire a diminuire le concentrazioni di smog in città – prosegue De Simone – anche grazie al piano Varese si Muove attento alla mobilità sostenibile, agli incentivi sull’efficienza energetica, al sostegno al trasporto pubblico con provvedimenti come il Park & Bus. Ma la battaglia contro lo smog che respiriamo deve essere decisa e in questo senso abbiamo aderito al “Protocollo per l’aria” della Regione Lombardia in cui si indicano una serie di misure temporanee che scattano quando i valori dell’inquinamento raggiungono livelli troppo elevati per troppi giorni consecutivi”.

Da domani dunque a Varese scatteranno le misure di primo livello previste dal protocollo che si applicano dopo 4 giorni consecutivi di sforamento del Pm10 nei comuni con oltre 30mila abitanti. La Regione indica come giornate di controllo della qualità dell’aria il lunedì e il giovedì, giorni in cui viene decisa l’attivazione delle misure. Mentre il martedì e il venerdì avviene la verifica dei superamenti per l’eventuale revoca delle misure. Il protocollo per l’aria articola le misure temporanee omogenee su due livelli in relazione alle condizioni di persistenza dello stato di superamento del valore di 50 μg/m3 della concentrazione di PM10 registrato dalle stazioni di rilevamento. Le misure di secondo livello scattano dopo 10 giorni consecutivi di sforamento.

Le misure di primo livello in vigore prevedono:

– Limitazione all’utilizzo delle autovetture diesel private di classe emissiva fino ad Euro 4 diesel compreso in ambito urbano dalle 8.30 alle 18.30 e dei veicoli commerciali diesel di classe emissiva fino ad Euro 3 diesel compreso dalle 8.30 alle 12.30. Si mantengono le stesse deroghe ed esclusioni previste dalle limitazioni strutturali invernali.

– Divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle in base alla classificazione ambientale introdotta dal decreto attuativo

– Divieto assoluto, per qualsiasi tipologia (falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio, scopo intrattenimento, etc…), di combustioni all’aperto anche relativamente alle deroghe consentite rappresentate dai piccoli cumuli di residui vegetali bruciati in loco;

– Introduzione del limite a 19°C (con tolleranza di 2°C) per le temperature medie nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali;

– Divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso;

– Divieto di spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le relative deroghe;

– Potenziamento dei controlli con particolare riguardo al rispetto divieti di limitazione della circolazione veicolare, all’utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa, alle combustioni all’aperto e al divieto di spandimento dei liquami.

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