
Finalmente si parte con Karakorum Teatro, Stefano Beghi e il loro imperdibile teatro-western Simplon in programma giovedì 17 gennaio 2019.
Per prenotazioni, biglietti e abbonamenti dal 9 gennaio il mercoledì dalle 10.30 alle 13.30 o il sabato dalle 14.30 alle 17.30 al Teatro Nuovo di Viale dei Mille 39.
Simplon è il nome di quel luogo in cui per millenni l’uomo ha valicato la frontiera naturale delle Alpi. Oggi, per noi è al di là dell’immaginaria linea di confine politico ma al di qua della cresta della montagna: incarna le contraddizioni della frontiera, e per quanto vorrebbe essere “da qualche parte” esso, semplicemente, rimane sul confine… Sotto la montagna, nel cantiere che darà vita al traforo del Sempione, nasce il primo western a teatro: il sogno di superare il limite imposto in un duello faccia a faccia fra l’uomo e la natura. Un buco in una montagna: non basterà a cancellare la frontiera?
Era il 1898, quando Leone, il protagonista di questa storia ha scelto di partire. La meta, come per molti altri uomini del suo tempo, era il più grande cantiere che la storia italiana avesse mai visto prima: gli scavi per il traforo del Sempione. Leone, adolescente cresciuto ai margini di un’Italia troppo giovane per potersi chiamare Stato, è spinto dalla rabbia per una condizione di povertà che non capisce, dal desiderio di riscattarsi, dall’ambizione di diventare grande. E come sempre succede, l’ambizione vuole fare la strada più breve…
Il giovane fa una scommessa che, come tutte quelle che si rispettano, è decisamente più grande di lui: sa che poco al di sopra degli scavi giace una miniera d’oro, forse la più produttiva di sempre in Europa, la miniera d’oro di Gondo. È convinto di poter fare l’affare del secolo, ingannare il suo destino, il suo Stato, la Storia o semplicemente quella condizione di natura che ogni reazionario chiama vita… non ha un’idea chiara di quello che sta per fare, ma, con una smodata voglia di ricchezza (che presto diventerà una fissazione), è salito sul treno diretto alla frontiera. Essa, però, si dimostra essere un ambiente duro, in cui i contorni tra lecito e illecito, normale e assurdo, naturale e sovrannaturale svaniscono, si mescolano… Nessuno sa davvero cosa nasconde quella montagna, ma attaccarla, ferirla, ucciderla è l’unica cosa che sembra contare davvero.