
Farah, la ragazza pakistana residente a Verona che era stata riportata in patria con l’inganno per costringerla ad abortire, è tornata in Italia dopo alcuni giorni trascorsi nella residenza dell’ambasciatore italiano ad Islamabad.
E’ atterrata all’aeroporto di Malpensa su un volo in arrivo da Abu Dhabi alle 7.30.
La diciannovenne ha passato i controlli di rito ed è poi stata fatta uscire dallo scalo da un passaggio secondario. La sua vicenda è stata seguita da vicino dalle autorità italiane.
”Mi hanno fatto una puntura e hanno ucciso il mio bambino. Mio padre vuole che mi sposi qui”, ha raccontato attraverso Whatsapp alle amiche e al fidanzato che si sono attivati segnalando la vicenda attraverso i giornali. In meno di 48 ore, dopo aver appreso del caso, la Farnesina ha messo in moto una serie di passaggi che le hanno permesso di tornare a casa.