
Varese è viva. Con gli eventi giusti, e di richiamo, la città giardino è tutt’altro che una “periferia” di Milano destinata a resta un dormitorio, come qualcuno la vorrebbe.
Lo ha dimostrato, per la seconda volta in due anni, il re della musica dance, Gigi D’Agostino, che domenica sera ha riempito piazza Repubblica, per il suo concerto in collaborazione con il Comune. Certo, un Gigi D’Agostino viene una volta l’anno. Per rivitalizzare questo luogo, con tutti i disagi che lo stanno tormentando, occorre ben di più di qualche evento. Innanzitutto, una riqualificazione urbanistica che la città aspetta da vent’anni.
Intanto, però, quello dell’altra sera è un piccolo esempio, come ce ne sono tanti, di quello che si può fare quando c’è buona volontà. E a lato del concerto erano presenti i ragazzi di Varese Lab a raccogliere le firme contro la “città dormitorio”. Tra di loro, il consigliere comunale Giacomo Cosentino, che si è da subito schierato con i ragazzi. “Siamo arrivati a circa cinquecento firme in questi giorni – ha detto Cosentino – un ottimo risultato, perché siamo solo all’inizio. Andremo avanti almeno fino a settembre”.