
«Molto bene la convocazione da parte del Governo italiano dell’ambasciatore della Confederazione elvetica per riferire sulla chiusura unilaterale dei tre valichi di frontiera. E’ così stato accolto l’invito dei Sindaci della Comunità Montana del Piambello a reagire alla provocatoria, quanto incomprensibile, decisione svizzera – ha dichiarato il Consigliere provinciale e capogruppo dei Civici e Democratici Paolo Bertocchi – Nella riunione di ieri della Regio Insubrica, alla quale ha partecipato la Provincia di Varese, è emerso come nella decisione non siano state preliminarmente coinvolte le forze di polizia ticinesi e italiane, che invece stanno sempre più lavorando in sinergia per il controllo delle frontiere. Cade quindi ogni ipocrisia: la chiusura dei tre valichi è un decisione che ha a che fare più con la propaganda che con la sicurezza. In questo contesto, in cui Sindaci, Comunità Montana, Provincia, Regione e Governo hanno saputo reagire in difesa del territorio è incredibile il comportamento della Lega Nord. È evidente ormai la distanza tra il territorio reale e la Lega di Salvini, succube della Lega dei Ticinesi e prigioniera dei suoi stessi slogan. Lo dimostrano le dichiarazioni dei suoi principali esponenti e i voti contrari alle mozioni presentate in Consiglio provinciale a dicembre e in Consiglio regionale ieri. Da parte nostra, come Provincia di Varese, continueremo a lavorare affinché si intensifichino le positive collaborazioni tra le autorità italiane ed elvetiche sia sui temi della sicurezza sia sui temi del lavoro. In questo quadro di buone relazioni auspichiamo, come ieri ha ben dichiarato la Farnesina, la rimozione di tutti gli ostacoli discriminatori nei confronti dei lavoratori frontalieri, ostacoli che violano gli accordi europei di libera circolazione».