
Il Parlamento avrà meno potere di sorveglianza sul sistema bancario. E’ questa la “denuncia” del Movimento 5 Stelle di Varese, dopo l’approvazione, questa mattina in commissione Politiche dell’Unione europea, dello schema di decreto per l’attuazione della direttiva 2013/36/UE riguardo le attività degli enti creditizi e la vigilanza sulle imprese.
In questo provvedimento si limitano fortemente i poteri del CICR (Comitato interministeriale per il Credito e il Risparmio) di fatto limitando i poteri dell’unico organo interamente pubblico di sorveglianza del sistema bancario italiano.
Il deputato 5 Stelle Cosimo Petraroli ha espresso il suo parere fortemente negativo contro l’approvazione.
“Si modifica l’articolo 1 del Tub, eliminando l’obbligo per la Banca d’Italia di adeguarsi alle deliberazioni del Cicr in materia di rapporti economici tra banche e soggetti italiani ed esteri – spiega – un importante istituto giuridico di competenza pubblica in grado di limitare l’influenza esterna di società e soggetti esteri sarà gestito direttamente dalla Banca d’Italia e non più dallo stato attraverso il governo, espressione del parlamento.
Un atto gravissimo, d’ora in avanti le norme che regolano l’influenza degli istituti di credito esteri nell’economia italiana non avranno più l’espressione popolare ma saranno le stesse banche partecipate di Bankitalia a scrivere le regole del gioco, un palese conflitto di interessi, oltre alla violazione dell’articolo 47 della costituzione nel quale la repubblica incoraggia e tutela il risparmio privato”.
E quindi il Movimento 5 Stelle di Varese dichiara il suo dissenso da questo ennesimo “provvedimento porcata che dimostra ancora una volta come i poteri forti, i poteri finanziari e la massoneria riescano giornalmente ad influenzare l’attività legislativa in totale disprezzo delle vere ed autentiche necessità dei cittadini come il sostegno alla piccola e media impresa e il reddito di cittadinanza”.