
Due operazioni di soccorso, a causa delle acqua mosse, sul Lago di Varese. Il nucleo della Protezione Civile del capoluogo è stato determinante, nella giornata di Pasquetta, per evitare che le difficoltà in cui versavano due imbarcazioni finissero in maniera tragica.
Nel pomeriggio di lunedì infatti il lago si è riempito di imbarcazioni a remi, alcune delle quali non hanno però saputo fronteggiare il vento alzatosi e il conseguente moto ondoso.
Un primo intervento si è indirizzato nei confronti di un canoista rimasto bloccato a centro lago e incapace di riconquistare la riva: gli operatori della protezione civile comunale l’hanno subito individuato e tratto in salvo, trainando la canoa a riva.
Più complesso e impegnativo il secondo intervento su segnalazione di un gruppo di canoisti australiani in allenamento sul lago, che hanno segnalato il mancato rientro di una loro imbarcazione con due canoisti: le ricerche subito attivate hanno portato all’individuazione della canoa dietro l’Isolino Virginia, dove il piccolo natante imbarcava acqua rendendo impossibile il rientro a riva. Anche in questo caso, il provvidenziale intervento dei volontari della protezione civile ha risolto la situazione senza alcun danno alle persone.
Il nucleo di Protezione Civile, coordinatore da Gianluca Siciliano, viste le condizioni meteorologiche e la grandissima affluenza, ha messo in acqua il gommone, con un equipaggio di due volontari, supportati da altri due presenti in centrale operativa per i collegamenti radio e il controllo delle telecamere. Sul gommone, in prima linea, i due volontari Umberto e Jerry (quest’ultimo, da un anno vicecapo squadra nautica, unisce al volontariato anche la sua passione civile e politica. Vi ricordate il tassista che entrò nel cortile di Palazzo Estense?). Entrambi sono volontari da diversi anni.
“Ringrazio i volontari della protezione civile comunale e il loro coordinatore Gianluca Siciliano per l’efficienza e e professionalità dimostrate anche negli interventi sul lago – spiega l’assessore Riccardo Santinon – hanno vigilato e operato per la sicurezza di quanti hanno voluto scegliere il nostro lago per passare una giornata di festa. Il sistema integrato polizia locale e protezione civile ha permesso a tutti di vivere una giornata serena al lido Schiranna, nonostante la notevole affluenza di auto e persone. Spesso siamo portati a dare per scontato che le cose vadano sempre per il meglio, contenendo al massimo i disagi e senza alcun pericolo, in realtà dietro a tutto questo c’è il lavoro di uomini e donne, professionisti e anche volontari che, proprio perché tali, devono essere ancor più ringraziati”.