Varese, l’assessore Clerici si difende dopo le polemiche sulle sue dichiarazioni contro la manifestazione dell’Anpi

L’esponente di Forza Italia ha criticato su Facebook il corteo antifascista di sabato pomeriggio. Dure le reazioni da parte di centrosinistra e associazioni

30 Novembre 2014
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Clericipolemica

Quanto è facile dare del “fascista” ad un avversario per tagliare corto su una discussione? Ci sono, nel panorama giornalistico varesino, dei veri
maestri della materia. Ieri, in seguito ad un piccolo corteo di Anpi, sindacati e collettivi studenteschi (una cinquantina di persone in tutto, ma per qualche giornale erano 300, forse contando i poliziotti e i varesini che guardavano le vetrine) che si è sviluppato lungo le vie cittadine, tra gli sguardi
incuriositi dei passanti e preoccupati dei commercianti, ho definito quel manipolo di manifestanti, armati di bandiere rosse e canti da centro
sociale occupato, “quattro morti viventi”.

Sapevo benissimo che avrei scatenato le ire dei soliti noti, di qualche nostalgico della guerra civile e di qualche giornalista troppo spesso
(volutamente?) superficiale nelle analisi.  La piccola discussione che si è aperta sui social network è stata interessante: i tanti varesini che hanno commentato il corteo hanno evidenziato l’anacronismo di una manifestazione tanto triste quanto inutile, tutta focalizzata sul “pericolo fascista” (sic!).

MA SU CHE PIANETA VIVONO questi manifestanti? Io mi guardo intorno e vedo una Nazione allo sbando, capannoni desolatamente vuoti, aziende che scappano, migliaia di giovani formati che fuggono in qualsiasi altra parte del mondo per coltivare un sogno e orde di disperati che entrano a casa nostra animati da false speranze. E QUESTI PARLANO DI PERICOLO FASCISTA?! Quindi sì, confermo, mi sembrano 40 morti viventi, ibernati per trent’anni e scongelati ad hoc ieri mattina: perchè non è possibile che non si siano accorti che il Fascismo non c’è, e che il pericolo è di tutt’altra natura. Dovremmo combattere tutti insieme, seppellendo per sempre l’ascia di una guerra civile lontanissima ormai, il vero NEMICO, quello invisibile, quello che qualcuno chiama Nuovo Ordine Mondiale, quello che spesso assume il nome di “Mario” e che ci vuole ridurre in schiavitù, come un paese balneare qualsiasi dove trascorrere le vacanze estive. E’ la finanza internazionale che va combattuta, insieme alla cecità dell’Unione Europea. La gente normale, quella che alla mattina si alza, va a lavorare e alla sera torna a casa stremata ma felice per aver sfamato una famiglia, l’ha capito, mentre qualcuno ancora parla di pericolo fascista, di battaglie lontane, di scontri da anni ’70 che, mi spiace, non appartengono né a me, né ai tanti varesini che sono attaccati alla realtà e che vorrebbero una PROSPETTIVA.
Questa è la guerra santa da combattere, consegnando (tutti) il passato alla Storia e andando oltre le barriere politiche del ‘900, con l’unico obiettivo di dare un futuro all’Italia e ai nostri figli.

Stefano Clerici

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