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Matteo Salvini non riuscirà mai a trovare un accordo con Luigi di Maio; entrambi i capi politici secondo Bossi “hanno le mani bucate. Invece i soldi prima li fai e poi li spendi”. L’ipotesi di un accordo tra i due viene in questo modo completamente scartata ma non solo, l’esponente
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In vista delle imminenti elezioni politiche tutte le compagini che nella scorsa legislatura non possedevano un proprio gruppo parlamentare hanno dovuto intraprendere, in poco più di due settimane dato il rinnovo di tutto l’impianto legislativo, un difficoltoso percorso fatto di composizione
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E’ arrivata oggi pomeriggio la fiducia della Camera al neo Governo di Paolo Gentiloni, che ieri aveva presentato la lista dei ministri. Nonostante l’astensione del M5S (91 deputati) e della Lega (19) (a loro avviso il Governo è “illegittimo” ndr), sono stati 368 i sì contro
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“A caricare i kalashnikov dei terroristi è oggi il buonismo peloso del governo. E di certi ambienti clericali autolesionisti, fantasmi di se stessi, incapaci di difendere il proprio credo. L’integrazione dell’Islam è oggi disintegrazione della nostra società”. Così il senatore leghista
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Durante la giornata di martedì, con all’ordine del giorno il Jobs Act, il numero legale è saltato diverse volte in Senato. Il senatore leghista Stefano Candiani, criticando l’assenteismo, attacca i colleghi di Pd e Ncd. Leggi tutto »
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La maggioranza va sotto al Senato. E passa un emendamento della Lega Nord. Leggi tutto »
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È venuta in treno in Lombardia. E nel dirlo ha voluto rimarcare il concetto che sta alla base della sua politica: un ministro è una persona come un’altra, con maggiori doveri cui fare fronte. Leggi tutto »
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La Riforma del Senato non lascia molto tempo libero per altre iniziative alla ministra Maria Elena Boschi. I cui sforzi sono tutti concentrati ad ottenere il risultato sul quale il Pd, e soprattutto il governo Renzi, ha investito tanto. Leggi tutto »
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C’è una falsità in tutta questa brutta storia che ha colpito il Pd ed il Senato della Repubblica in questi giorni e che continua ad essere ripetuta, e cioè che con la riforma voluta dal Governo viene meno la possibilità per i cittadini di scegliere i propri rappresentanti. Niente di più
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Per i comuni che hanno approvato in ritardo le tariffe della Tasi la prima rata sarà fissata il 16 ottobre. Slitta quindi, rispetto a settembre, la data inizialmente prevista per i comuni ritardatari nell’approvazione delle aliquote, il cui termine ultimo era fissato per il 23 maggio. Leggi