La maggioranza va sotto al Senato. E passa un emendamento della Lega Nord.
Nella giornata di oggi, giovedì 31 luglio, il governo Renzi ha subito la prima grande sconfitta sul fronte dalle Riforme. L’emendamento leghista, che assegna al nuovo Senato la possibilità di legiferare su alcune materie “eticamente sensibili” come bio-testamento, matrimonio e diritti civili, votato a scrutinio segreto, è stato approvato con 154 voti a favore, 147 contrari e 2 astenuti. A presentarlo il senatore leghista Stefano Candiani.
Nel Pd si è scatenata una forte polemica per la scelta del voto segreto. Il senatore democratico Luigi Zanda ha criticato il presidente del Senato Pietro Grasso per avere accettato il voto segreto. Ma Grasso ha difeso la sua scelta, appellandosi al regolamento. La richiesta era stata avanzata da 89 senatori, su 20 come numero minimo richiesto.
“Renzi deve capire che la Costituzione non è un decreto legge – ha dichiarato Candiani – ci sono cose che cambieranno in modo radicale i diritti dei cittadini e su questi ci stiamo battendo. Oggi abbiamo vinto una piccola ma fondamentale battaglia. Questo voto dice che su temi come l’etica, la famiglia e i diritti fondamentali dei cittadini non ci può essere compressione della volontà – aggiunge – Grasso si sta comportando onestamente, nonostante le pressioni fortissime che sta subendo. Boschi diceva no a tutto, per partito preso”.