
Dal primo novembre la Lombardia è balzata in testa nella speciale classifica dei pedaggi in Italia: spostarsi dal ponte di Vedano all’imbocco dell’autostrada a Gazzada (4,5 km), costa 1,01 euro, 22 centesimi al chilometro. Più caro addirittura del pedaggio sulla Torino-Aosta-Monte Bianco, finora la tratta più esosa d’Italia. «Si tratta di tariffe eccessive ed inaccettabili che stanno già causando lo scarso utilizzo di opere attese da anni per le quali il territorio ha subito disagi notevoli» commenta Daniele Marantelli.
Proprio oggi, il candidato alle primarie del centrosinistra ha promosso un fondamentale incontro tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, che è anche segretario del CIPE, organo competente in materia, e alcuni sindaci dell’area interessata dall’opera.
A margine dell’evento “L’Italia riparte, l’opportunità per Varese”, il deputato varesino ha riunito Lotti con i primi cittadini e rappresentanti di Lozza (Giuseppe Licata), di Malnate (Samuele Astuti), di Vedano Olona (Vincenzo Orlandino), di Gorla Minore (Giuseppe Landoni) e Albese con Cassano (Luca Gaffuri), il Presidente della Provincia di Como (Maria Rita Livio) e con esponenti del gruppo consigliare PD di Varese (Fabrizio Mirabelli e Andrea Civati).
«Il governo Prodi mise a disposizione, nel 2006, 1245 milioni di Euro per il sistema autostradale pedemontano lombardo: nel progetto preliminare si indicava la soluzione per scongiurare i pedaggi sulle tangenziali di Como e Varese» specifica Marantelli, che evidenzia, dunque, «le assolute responsabilità di Regione Lombardia nell’attivazione delle tariffe, decise dal Cda di società pedemontana».
Secondo il candidato alle primarie, dunque, «Regione Lombardia deve farsi carico delle proprie responsabilità, senza cercare di scaricarle sull’esecutivo che, anzi, nel 2014 ha approvato, tramite il CIPE, la defiscalizzazione delle opere per un valore di 349 milioni di Euro. Il governo Renzi ha fatto tutto il possibile, come già il governo Prodi, affinché la realizzazione della Pedemontana di concretizzasse. In ogni caso i problemi non si risolvono con le polemiche ma con le proposte e noi su questo ci impegneremo».
Marantelli tiene a sottolineare l’importanza della tangenziale di Varese per la città precisando che «è fondamentale per decongestionare il traffico verso l’autostrada». Non solo, il deputato si concentra anche sul cosiddetto “lotto 2” che porterebbe verso la Svizzera e aiuterebbe migliaia di frontalieri: «purtroppo Regione Lombardia ha stralciato il finanziamento dell’opera a causa delle difficoltà nel gestire questa sfida; tuttavia, il costo di queste inadeguatezze e sulle spalle dei cittadini che sono costretti ad estenuanti code per recarsi in Svizzera a lavorare»
Il Sottosegretario Lotti si rivolge direttamente a Maroni: «Caro Presidente Maroni, le cose non stanno come dici tu. Al contrario, e credo sia giusto ricordarlo ai cittadini di Varese, è stata proprio la Regione Lombardia, attraverso la sua partecipata CAL, ad aver scelto un project financing con pedaggio per realizzare la tangenziale. Non è stata quindi del CIPE la proposta, ma della Tua Regione che evidentemente riteneva il pedaggio essenziale per la sostenibilità finanziaria del progetto.
Quindi, se la Regione Lombardia vorrà finanziare le perdite derivanti dal mancato pedaggio, caro Presidente stai tranquillo che il CIPE sarà prontissimo ad approvare il nuovo Piano economico finanziario. Di fronte ad un nuovo piano sono pronto a convocare il CIPE dopodomani».
Si tratta di un passaggio particolarmente importante per Marantelli: da tempo, infatti, il candidato alle Primarie cerca una soluzione concreta al “pasticcio Pedemontana” e con questo incontro riesce a mettere intorno ad uno stesso tavolo Lotti e gli amministratori interessati. La palla torna ora nel campo di Maroni.