
“Un’ idea che lascia assai perplessi.
Sono molto “sospettoso” rispetto a questa iniziativa nata completamente in casa di un partito politico.
Il “bilancio partecipativo” e cioe’ la possibilita’ di presentare idee ed iniziative di quartiere, nate dalla gente, dalle iniziative dei singoli, e’ altra cosa.
Perche’ ci deve essere il sindaco di quartiere?
Ci devono assolutamente essere stanziamenti a favore dei quartieri a partire dal prossimo bilancio cittadino… invece sembra che con questa iniziativa si voglia mettere l’ennesimo cappello politico alle giuste istanze di chi vive in citta’.
Questo modo di operare porterebbe ad ulteriore disaffezione, all’ ennesimo errore.
Basterebbe seguire l’esempio di Milano, trasparente, condiviso, aperto a tutti.
Con mostre di idee, con votazioni on line, con denari a disposizione per le idee piu’ votate.
Idee, tante.
Ne abbiamo grande necessita’.
Le idee andrebbero semplicemente raccolte e poi esaminate.
Abbiamo l’ assessorato ai rioni di Francesca Strazzi che puo’ egregiamente esserne il catalizzatore.
Questo sarebbe il vero coinvolgimento, la vera partecipazione, da parte di chi oggi non si fida dei politici e della loro burocratica predisposizione alle assemblee, alle cariche distribuite un poco a tutti, quando la citta’ ha invece bisogno di contenuti ed iniziative concrete.
Denari ai quartieri non ulteriori parlamentini.”