Clerici: “Contro Binelli una sinistra antiliberale che vuole zittire l’avversario”

L’ex assessore di Forza Italia, cacciato dalla giunta per aver espresso opinioni ‘politicamente scorrette’ a sua volta, difende l’esponente leghista. E accusa l’opposizione di non rispettare le idee degli altri

15 Gennaio 2015
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“È un’opposizione intrisa di giacobinismo, moralismo, di liberalismo ad intermittenza a seconda delle convenienze. la stessa sinistra che scende in piazza a Parigi, in maniera subdola e ipocrita a favore della libertà di pensiero, in Italia non perde occasione per attaccare e cercare di ridurre al silenzio chi non la pensa come loro”.

L’ex assessore Stefano Clerici interviene nel dibattito sul terrorismo islamico e in particolare sulle polemiche scatenate dalle dichiarazioni dell’assessore all’Urbanistica Fabio Binelli (Lega Nord), al quale l’opposizione (Pd, Sel e Movimento 5 Stelle) ha chiesto le dimissioni. Lo stesso Clerici è stato “licenziato” dalla giunta proprio a causa delle dichiarazioni “politicamente scorrette” che aveva scritto su Facebook e dichiarato sui giornali su diversi argomenti.

“Sembra che chi ricopra un ruolo istituzionale non abbia diritto di pensiero – sbotta Clerici – ma è un atteggiamento che stride fortemente con le manifestazioni pseudolibertarie alle quali la stessa sinistra partecipare in prima fila.  A Varese non c’è una sinistra aperta, moderna e realmente liberale e rispettosa del pensiero altrui. Del resto, chi non ha un pensiero autonomo è invidioso di chi invece ce l’ha e riesce ad elaborarlo”.

Insomma, una difesa a spada tratta di Binelli, al quale Clerici manda la sua solidarietà. “Sono convinto che il suo partito lo difenderà”.

E quindi un’ultima stoccata nei confronti dell’opposizione: “Troppo spesso confondono la tolleranza con il rispetto. Tolleranza è un termine che non mi piace, perché significa sopportare a fatica. Io credo nel rispetto. Non mi sognerei mai di chiedere le dimissioni di un esponente di centrosinistra perché non la pensa come me. Attaccherei le sue opinioni, le combatterei. Ma non cercherei mai di impedirgli di esprimerle”.

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