“Vieni fuori che ti insegno l’educazione”. La riunione di Forza Italia finisce (quasi) in rissa

Un incontro piuttosto movimentato, quello di lunedì sera nella sede azzurra di Varese. Il consigliere comunale Giacomo Cosentino, dopo aver criticato la politica dei vertici provinciali, sarebbe stato ”insultato”

14 Aprile 2015
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Cosentino

“Vieni fuori che ti insegno l’educazione”. Queste sarebbero state le parole pronunciate contro il consigliere comunale di Forza Italia Giacomo Cosentino.

Lo scontro verbale è avvenuto lunedì sera, 13 aprile, nella sede provinciale di Forza Italia di Varese in via Carrobbio. E ha visto come protagonisti il responsabile organizzativo del partito Ciro Calemme e, appunto, Cosentino, che oltre ad essere consigliere comunale fa parte della direzione provinciale ed è anche dirigente nazionale di Forza Italia Giovani.

Tra i due “contendenti” ci sarebbe stato anche un contatto fisico, che non è degenerato perché sono intervenuti i presenti.

La lite tra i due sarebbe scoppiata dopo una dura presa di posizione, fatta nel corso della riunione, proprio da Cosentino, nei confronti di Nino Caianiello, presidente onorario dell’associazione Agorà ed esponente di spicco di Forza Italia. Cosentino avrebbe sollevato il problema della partecipazione di Caianiello alla delegazione azzurra che tratta con gli alleati sui tavoli provinciali.

“Dal momento che non ha incarichi dirigenziali e nel partito potrebbe risultare solo come semplice iscritto – avrebbe detto Cosentino – quando si reca ai tavoli delle trattative non può farlo a nome di Forza Italia, ma come persona di fiducia della coordinatrice provinciale Lara Comi. A questo punto, è giusto che anche le altre realtà associazionistiche, vicine a Forza Italia, abbiamo una persona di fiducia nelle delegazioni, visto che Caianiello rappresenta innanzitutto Agorà”. Di conseguenza, è il passaggio successivo del ragionamento del consigliere Cosentino, “anche Orizzonte Ideale deve avere una persona di fiducia. Oppure, in caso contrario, ai tavoli provinciali possono andare solo la coordinatrice e i suoi vice”. Cosentino ha anche sollevato il problema, che aveva già “denunciato” attraverso interviste ai giornali, di scarsa condivisione sulle scelte fatte dai vertici del partito per quanto riguarda le nomine nei cda delle società ed enti pubblici, così come su altre questioni. Alla riunione erano presenti tutti  vertici provinciali, a partire dalla stessa Comi, insieme ai vicecoordinatori Luca Marsico, Gianpaolo Ermolli e Giuseppe Taldone. Dopo le sue dichiarazioni, è iniziata un’animata discussione, che sarebbe finita con lo “scontro” tra Calemme e Cosentino. Liti come questa, anche se non dovrebbero, non sono un’eccezione nella “dialettica” interna di molti partiti italiani. Il nostro Paese, del resto, si è sempre caratterizzato per la scarsa propensione di buona parte della classe politica ad una discussione “tranquilla” e ponderata sia all’interno dei singoli partiti che nelle stesse istituzioni. Un dato da evidenziare, tuttavia, è la scarsa unità interna che Forza Italia dimostra ormai da qualche anni in provincia. E che potrebbe ripercuotersi negativamente in vista della prossima tornata delle amministrative. Per non parlare dell’appuntamento importante delle elezioni comunali di Varese dell’anno prossimo.

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