Varese, un’opera di Tomaino sulla nuova rotonda

Sabato 17 gennaio alle 11.00 l’inaugurazione della scultura sulla rotonda di Viale Europa all’incrocio con Via Uberti

12 Gennaio 2015
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tomaino

L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione Culturale Parentesi e dallo Spazio Lavit. All’inaugurazione dell’opera Sono Qui di Giuliano Tomaino, donata al Comune di Varese, interverranno insieme all’artista, le autorità e molte personalità culturali della città.

INAUGURAZIONE MONUMENTO SULLA ROTONDA IN CORSO EUROPA

Dopo una lunga attesa, la scultura verrà presentata a tutti i varesini. L’iniziativa voluta fortemente da Alberto Lavit e dall’Associazione Parentesi, che presiede dal 2011, è stata sostenuta dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto.

La scultura, già disponibile da aprile 2014, è una splendida mano aperta rossa. L’intenzione dei promotori è quella di dare, con questa mano, un saluto di benvenuto a chi arriva ed un arrivederci a chi se ne va da Varese, ma anche un bel cinque di incoraggiamento ai giovani con un’opera contemporanea dai colori cittadini. Un simbolo concreto anche in vista di EXPO 2015 e un segnale per tutti i turisti che affolleranno la città giardino in quel periodo. Saranno presenti all’inaugurazione, oltre alle autorità, l’artista Tomaino e l’archistar Mario Botta che hanno, nel 2012 curato, con la collaborazione dello Spazio Lavit e di Laura Orlandi, la mostra SCULTURE ROSSE IN CITTÀ. Alla presentazione che avverrà sulla rotonda di Viale Europa, seguirà un aperitivo allo Spazio Lavit, dove verranno presentate due nuove sculture di Tomaino a tiratura limitata in acetato di cellulosa, realizzate dalla Mazzucchelli 1849 e l’Associazione Parentesi annuncerà delle nuove importanti iniziative.

Interverranno: il Sindaco, Attilio Fontana, l’Assessore Riccardo Santinon, Stefano Clerici (assessore in carica nel 2014), Carlo Massironi, segretario generale della Fondazione comunitaria del Varesotto Onlus, presieduta da Luca Galli. L’artista Giuliano Tomaino, l’architetto Mario Botta, il Presidente dell’Associazione Culturale Parentesi, Alberto Lavit, la storica dell’arte Laura Orlandi e alcuni membri dell’Associazione Culturale Parentesi che hanno contribuito e sostenuto l’iniziativa.

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