“Sono umanamente preoccupato per la salute e la sicurezza di questo ragazzo”. Il sindaco Attilio Fontana interviene per la prima volta sul progetto di abbattimento dei cipressi dei Giardini Estensi.
E lo fa sottolineando la sua preoccupazione per le condizioni di Michele Forzinetti, il giovane che sta portando avanti la protesta contro il progetto, salendo sul cipresso numero 9.
Da venerdì pomeriggio Forzinetti è sull’albero e scenderà solo giovedì, quando ci sarà, prima del consiglio comunale, una manifestazione di protesta contro il taglio.
Nei primi tre giorni, fino quindi alla mezzanotte di domenica, ha anche portato avanti uno sciopero della fame.
Motivo per cui il sindaco si dice sinceramente preoccupato. Tuttavia, difende anche la posizione della giunta.
“Doveva essere lui a venire a parlare con noi, prima di questo gesto – dice il sindaco – l’abbattimento dei cipressi non era nel programma elettorale, tuttavia ci siamo fidati del parere degli uffici tecnici dell’assessorato all’Ambiente, che ha presentato ragioni ben fondate per effettuare questo taglio. Dopo la prima contestazione, abbiamo dato il via ad un confronto. Si è svolta anche una commissione Ambiente, dove è stata data la possibilità di esprimersi. L’esito di questa commissione ha visto il parere favorevole al taglio di tutta la maggioranza e di parte dell’opposizione”.
E quindi entra più in generale su tutte le proteste che stanno venendo portate avanti contro la giunta, dal parcheggio alla Prima Cappella al caso dei cipressi. “Nessuna delle persone che oggi protesta ha mai avanzato critiche o proposte alternative nelle sedi istituzionali preposte. Esiste una democrazia rappresentativa, nella quale io credo, e che dà voce a tutti i cittadini attraverso il voto. Ora, non tutti i cittadini hanno la possibilità di avere lo stesso spazio sugli organi di stampa”. Insomma, una “stoccata” al fatto che, secondo Fontana, chi protesta non rappresenta la maggioranza della popolazione. “Chi fa battaglie tra i cittadini, in questo, caso, poi non viene in commissione o in consiglio comunale”.