L’Accademia dello chef Gualtiero Marchesi a Villa Mylius, la rete museale del capoluogo in vista dell’Expo, la collezione Ogliari a Volandia, la scuola di agraria a Ferrera. Sono i progetti che in buona parte saranno cestinati o pesantemente rivisti perché lasciati “a secco” di finanziamento dal bando della Fondazione Cariplo, che infine ha deciso di dirottare i 7 milioni di euro messi a disposizione per i “progetti emblematici” in provincia di Varese su altri interventi.
Indiscrezioni circa l’esito del bando erano emerse venerdì scorso, ma la notizia è stata confermata dai proponenti dei progetti solo martedì mattina, 25 marzo. Tra quelli che hanno ottenuto il finanziamento ci sono invece la riqualificazione di Palazzo Verbania a Luino, l’ex questura che a questo punto potrà diventare sede della Regio Insubrica, l’antico monastero di Cairate, già sito archeologico, sede di uffici comunali e della biblioteca civica, dove troverà spazio anche un museo della civiltà longobarda, la Fondazione Piatti che a Varese rivedrà completamente il comparto della Brunella per realizzare un centro di sostegno e assistenza ai disabili e alle persone in difficoltà.
La delusione a Varese si è fatta sentire, soprattutto per l’Accademia del gusto della Fondazione Marchesi, che oltre a rappresentare un’ottima opportunità di sviluppo per il capoluogo avrebbe consentito il recupero e il ritorno alla vita di un patrimonio come Villa Mylius.
Il sindaco Attilio Fontana ha discusso a lungo sul da farsi nella riunione di giunta con i suoi assessori e infine è stato deciso di portare avanti l’iniziativa per altre strade. “Siamo delusi dalla decisione della Fondazione Cariplo ma ne prendiamo atto e andiamo avanti – dichiara – vedremo se con un ridimensionamento del progetto è possibile farlo partire con le risorse messe a disposizione”. Al momento infatti ci sarebbero 500 mila euro stanziati dal Comune, altri 500 mila dalla Provincia, altrettanti dalla Regione, oltre ad 800 mila euro che la Fondazione potrebbe investire. L’idea è di procedere con un recupero parziale partendo dal piano terra della villa e di partecipare ai prossimi bandi che si apriranno per completare l’intervento in tempo utile per l’Expo. Fermo restando l’importo mancante, la Fondazione ha già pronto il progetto esecutivo per il progetto originario di 4,6 milioni comprensivi sia della ristrutturazione del compendio sia degli allestimenti interni con attrezzatura idonea ad una scuola di alta formazione per cuochi. L’ipotesi era di cantierizzare a giugno e di chiudere i lavori entro luglio 2015.