Varese, sabato tornano in piazza le Sentinelle in Piedi: «La Legge Scalfarotto è liberticida»

Quinta veglia da parte dell’associazione che si batte contro l’approvazione del ddl Scalfarotto e l’introduzione del reato di omofobia. Si ritroveranno in piazza Monte Grappa dalle 16 alle 17

06 Febbraio 2015
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Sentinelle

Una nuova veglia delle Sentinelle in Piedi. Si svolgerà sabato 7 febbraio, dalle 16 alle 17, in piazza Monte Grappa la quinta veglia in segno di protesta contro la proposta di legge Scalfarotto, approvata alla Camera e ora in Commissione Giustizia al Senato, che introduce il reato penale di omofobia.
«Prosegue la marcia di avvicinamento all’approvazione del ddl Scalfarotto in Senato – spiegano in un comunicato – il provvedimento viene presentato come necessario per fermare atti di violenza nei confronti di persone omosessuali, ma il nostro ordinamento giuridico punisce già qualunque atto di aggressione e la Costituzione tutela già tutte le persone in quanto tali».

Secondo le Sentinelle in Piedi, «questo testo è invece liberticida e incostituzionale in quanto non specifica che cosa si intende per reato d’omofobia». E quindi, sostengono, potrebbe essere denunciato:

chiunque affermi pubblicamente che la famiglia naturale è fondata sull’unione tra uomo e donna;

chiunque si esprima pubblicamente come contrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso;

chiunque affermi pubblicamente che un bambino per crescere ha bisogno di un papà e di una mamma e dunque sia contrario alle adozioni da parte di coppie omosessuali;

«Un esempio chiarisce la pericolosità del ddl Scalfarotto – continuano – nel convegno promosso e organizzato dalla Regione Lombardia “Difendere la famiglia per difendere la comunità”, tenutosi lo scorso 17 Gennaio a Milano, gli interventi hanno insistito sulla centralità politica e sociale della famiglia fondata sul matrimonio, sulla sua bellezza e sull’importanza anche economica che ha questa “cellula fondamentale della società” per il futuro della nazione italiana, hanno evidenziato le differenze tra maschi e femmine ed infine hanno raccontato l’esperienza di una coppia di omosessuali che ha ottenuto un figlio grazie alla pratica dell’utero in affitto. Ebbene il convegno è stato definito omofobo, non solo dalle organizzazioni LGBT ma anche da alcuni dei grandi media nazionali.
Se il ddl Scalfarotto fosse già una legge, non dubitiamo che a fronte di una denuncia di omofobia, qualche magistrato condannerebbe gli organizzatori ed i relatori del convegno.
Quando sentiamo che qualcuno vuole impedirci di dire quello che pensiamo, come intende fare il ddl Scalfarotto allora ci alziamo tutti in piedi, come sentinelle.
Per questo, dopo che negli ultimi mesi siamo scesi in piazza in migliaia ogni fine settimana, a volte subendo aggressioni fisiche, ci mobilitiamo ancora e con la nostra presenza numerosa e silenziosa ci opponiamo con fermezza ad una legge che vuole impedire l’esercizio della libertà d’espressione.
Sul modello dei Veilleurs debout francesi, che si sono opposti alla legge Taubira sul matrimonio tra persone
dello stesso sesso, le Sentinelle in Piedi veglieranno per un’ora in silenzio con un libro in mano.
La libertà di espressione è un diritto che va preservato, per tutti, prima che sia troppo tardi. La veglia delle Sentinelle è una testimonianza pubblica per sensibilizzare le coscienze al riguardo.
Vegliamo in silenzio oggi per essere liberi di esprimerci domani. Invitiamo chiunque abbia a cuore questa libertà ad unirsi a noi».

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